Il discusso aumento a 5mila euro del tetto all’uso del contante è stato cancellato dall’ultima bozza del decreto Aiuti quater, ancora non pubblicato in Gazzetta ufficiale. La misura era stata inserita nel testo approvato dal consiglio dei ministri il 10 novembre con tanto di rivendicazione della premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa successiva. Poi però ci si è resti conto che mancavano i requisiti di necessità e urgenza che caratterizzano i decreti legge. Di qui la scelta, dicono fonti della Lega, di rinviare l’innalzamento del limite alla manovra, che salvo sorprese andrà in cdm lunedì prossimo. Del resto, il nuovo tetto sarebbe comunque entrato in vigore da gennaio. Il Carroccio come è noto aveva chiesto – con una proposta di legge a prima firma di Alberto Bagnai – di portare il tetto addirittura a 10mila euro dai 2mila attuali.

La scelta di allargare le maglie sul denaro contante ha suscitato polemiche visto che secondo uno studio di Bankitalia l’ultimo innalzamento, deciso durante il governo Renzi, ha portato con sé un allargamento del sommerso. Secondo tutti gli addetti ai lavori, più soldi contanti girano più si facilita il riciclaggio di denaro sporco frutto di reati o di evasione fiscale.

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