Il Partito Democratico ieri sera ha firmato la sua condanna a morte in Lombardia candidando l’usato garantito per la nomenclatura: il politico Pier Francesco Majorino. Archiviata la folle idea di chiedere agli elettori di votare la falsa copia della destra con donna Letizia, l’alleanza degli affaristi della politica Pd, Verdi-Sinistra, +Europa e Lombardi Civici Europeisti han ben pensato di non osare troppo e di accontentarsi di una poltroncina sicura per i soliti volti grazie alla candidatura del solito Majorino.

L’idea di vincere, di tentare di mandare a casa Attilio Fontana non deve nemmeno aver sfiorato i segretari di partito del centrosinistra. Se qualcuno avesse dei dubbi posso garantire che da mesi erano in tanti che stavano lavorando ad una candidatura diversa, nuova, magari puntando ad uno di quei sindaci di centrosinistra che ben governano o ben hanno governato in Lombardia.

Una delle persone in campo, ad esempio, era l’ex sindaca di Crema, Stefania Bonaldi che in questi anni si è distinta a livello nazionale per aver portato avanti azioni per i diritti delle coppie omosessuali e per aver difeso a spada tratta – contro i decreti Salvini – i migranti garantendo loro l’iscrizione anagrafica e la residenza. Il Pd poteva osare lanciando una donna come candidata, una ex sindaca, un avvocato, una che avrebbe intercettato il voto di molti scontenti.

Non l’ha fatto. Ha preferito candidare il perito informatico Majorino che dal 2004 non ha mai smesso di occupare una poltrona della politica. Wikipedia lo definisce politico e scrittore. Nulla di più. Un curriculum convincente per un elettorato che non ne vuol più sapere di politici professionisti, che da anni lancia chiari segnali al partito per chiedere un reale rinnovamento.

Ancora una volta tempo per le primarie non c’è stato. E’ da mesi che qualcuno le chiede, ma una scusa per rinviarle non manca mai. Sia mai che complichino i giochi dei segretari di partito e delle loro corti. Ora chiaro che è troppo tardi: meglio il candidato scelto da tutti.

Solo un pronostico: il centrosinistra perderà e il giorno dopo sarà solo colpa degli elettori che non hanno capito, che non vanno a votare, che sono populisti, che sono leghisti, che non si informano, che non son più comunisti, che sono iscritti al sindacato, ma non votano dalla “giusta” parte, che.

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