Marsa Alam è conosciuta in tutto il mondo per le spiagge dorate e i fondali incantati, coloratissimi, ricchi di flora e fauna. Un tempo era un minuscolo villaggio simile ad un miraggio: vita semplice e morigerata, ritmi da marinai e fatiche da minatori, per scovare l’oro e gli smeraldi nell’entroterra sahariano. Un passato legato alla generosità di una terra matrigna, dove i doni erano conquiste. Il nuovo millennio l’ha resa in pochi anni una delle mete turistiche più belle dell’Egitto, una rivelazione balneare che mantiene saldi i ricordi e il legame con le tradizioni. Marsa Alam è l’alternativa alla scatenata Sharm El Sheikh, è il luogo ideale per conoscere la cultura egiziana e vivere esperienze immersive a stretto contatto con le comunità locali, senza mai rinunciare ai comfort di una vacanza di qualità. Vi aspettano tuffi nel Mar Rosso e tante avventure tra le sabbie del Sahara, dove la vita beduina si racconta: nell’immensità del deserto nubiano, che comprende la parte meridionale dell’Egitto, vivono gli Ababda, seminomadi che si orientano ancora con i ritmi del sole e le costellazioni della notte.
Alpitour propone tante occasioni per entrare in contatto con le comunità locali, escursioni che valorizzano la bellezza dell’incontro e il piacere dell’ospitalità davanti ad un bicchiere di tè alla menta fumante, significati autentici in uno spazio che sembra non avere confini. Una vacanza che si trasforma in viaggio esperienziale ma sempre con il massimo del comfort e divertimento, un soggiorno a tutto tondo in resort d’eccellenza, come l’Alpiclub Sataya Resort e l’Alpiclub Blue Reef, incastonati tra il deserto e le sfumature turchesi delle onde, entrambi a poche manciate di chilometri dalla cittadina di Marsa Alam, proprio lì, dove terra e mare s’incontrano.
Mare: un tuffo tra i colori nella barriera corallina più bella d’Egitto
Il Mar Rosso è un richiamo, quasi cantassero le sirene. Eppure nelle sue profondità non serve alcuna fantasia ma solo maschera e boccaglio per ammirare un mondo che incanta. I reef che si trovano a poca distanza dalla costa di Marsa Alam sono considerati i più belli del Paese, e i numerosi punti d’immersione attraggono sub esperti e appassionati da ogni angolo di mondo. I resort Alpitour riservano un posto in prima fila su spiagge dorate, con tanto di pontili che agevolano l’accesso a questo spettacolo della natura. Nuotare tra i banchi di pesci argento, avvistare nel blu il giallo dei pesci angelo o il rosso dei pesci scoiattolo, distinguere cernie, tonni e innocui squali pinna bianca tra le nuvole di Anthisas. E ancora aquile di mare e razze, tartarughe e delfini. Per ammirare questi fantastici acrobati del mare, merita un’escursione in barca al Dolphin House di Sha’ab Samadai. Si tratta di un reef di origine vulcanica dalla curiosa forma a ferro di cavallo dove vive una colonia di delfini stenelle. Immergersi in loro compagnia è un’emozione unica ma attenzione a non farvi prendere dal troppo entusiasmo: sono animali estremamente socievoli ma vanno rispettati, lasciate che siano loro a cercare l’incontro, sarà un’esperienza bellissima.
Un altro punto di immersione tra i più belli della località e di tutto l’Egitto, si trova nel Parco di Wadi Gimal, una vasta area protetta a sud di Marsa Alam che vale la pena visitare, dalla terra al mare per l’incredibile biodiversità e varietà di paesaggi. Con un po’ di fortuna potreste incontrare anche i simpatici dugonghi, conosciuti come “le mucche di mare”, curiosi mammiferi molto simili ai lamantini, distinguibili dalla forma biforcuta della coda. Un ambiente naturale che conta ben 120 km di costa e comprende una straordinaria barriera corallina: qui spunta l’incontaminata baia di Sharm El Luli, dalla sabbia dorata e finissima che si immerge nelle acque trasparenti, incipit del paradiso che si svela sotto le onde, un luogo perfetto per praticare snorkeling ad un passo dalla riva e diving dove il mare è più profondo. Per i sub esperti, la barriera corallina di Marsa Alam è un mondo di avventure. Sono numerosi i punti di immersione sfidanti, ideali per chi ha esperienza, a cominciare da tre insospettabili isolette dai fondali spettacolari a poca distanza dalla costa di Marsa: Daedalus, Rocky Island e Zabargad. Per divers high-level in grado di affrontare anche le correnti più forti, consigliatissimo l’Elphinstone Reef, ammantato da incantevoli coralli molli della specie Dendronephthya. Per chi invece desidera semplicemente sguazzare nell’acqua turchese tra pesci habitué dei bagnanti, tappa al candido litorale di Abu Dabab, considerato il più bello e attrezzato di Marsa.
Terra: vita e storia nel deserto del Sahara
A Marsa Alam, il Mar Rosso e il Sahara sono un intreccio di natura, storia e cultura, sin dall’antichità. Terra da cui le carovane tracciavano le vie del mare e del deserto, un paesaggio arido dalle mille facce. Il territorio che circonda la località le descrive alla perfezione: la parte più vicina alla costa è formata da montagne di rocce metamorfiche, disegnate da profondi canyon scavati da antichi letti fluviali, comunemente chiamati wadi, per poi estendersi nella sinuosità delle dune dell’Erg, il deserto sabbioso. Addentrarsi in questo mondo magico è un’esperienza suggestiva, ricchissima di curiosità. Alpitour organizza escursioni adrenaliniche in quad o a bordo di 4×4, oppure con ritmo andante e rilassato a dorso di un dromedario, perché nel deserto il quadrupede sta alla tartaruga, e va piano e lontano. Qualunque sia l’andatura, ammirerete paesaggi affascinanti e scoprirete l’incredibile resilienza delle comunità beduine che da sempre vivono in simbiosi di una natura tanto bella quanto ostile. Proprio nelle montagne desertiche alle spalle di Marsa Alam, si trovano le miniere “Wadi Barramiya”, dove i locali estraevano oro e pietre preziose, un commercio che durò nei secoli, fortuna pre turistica di questo limbo di terra che affaccia sul mare. Storia che si perde nei millenni: partendo da Marsa Alam merita una tappa anche il sito di Edfu, dove si trova un tempio dedicato al dio Horus. Un viaggio nel tempo e nelle atmosfere dell’antico Egitto che vi catapulta nel 237 a.C., tra muri imponenti e pietre incise, il genius loci che si racconta nei geroglifici, un tesoro immateriale che vale più dell’oro e degli smeraldi.