Una ventina di attivisti ambientalisti ha occupato questa mattina la pista dell’aeroporto di Ciampino con l’obiettivo di bloccare il terminal dei jet privati. Gli attivisti hanno mostrato alcuni manifesti: “Il 70% dei voli con jet privati sono lussuosi viaggi di piacere”. In pochi minuti sono state mobilitate le forze dell’ordine che hanno fermato la manifestazione, sgomberando la pista. Poi, gli attivisti sono stati portati negli uffici della Polizia, dove sono stati identificati. Il gruppo a cui fanno riferimento è lo stesso che, alcune settimane fa, aveva bloccato il Grande Raccordo Anulare, la tangenziale che circonda la capitale.
Occupata la pista aeroporto jet privati di Ciampino. #cop27 il vostro lusso è il nostro collasso, ma la rivolta ecologista sarà più forte! ✊ pic.twitter.com/GKrtokYZmI
— Quico (@quico_ric) November 19, 2022
Intanto, su Twitter, il profilo “Jet dei ricchi“, ha pubblicato alcuni dati per sostenere l’iniziativa: “Un terzo delle partenze da Ciampino è di jet privati. Secondo FlightAware, tra il 24/10 e il 30/10 sono partiti da Ciampino 343 voli commerciali. Solo il 64% sono voli di linea. Gli altri 123, ovvero il 36%, sono voli privati operati da società di chartering, ovvero jet. In una settimana – si legge ancora – i jet che partono da Ciampino inquinano quanto 5.340 persone. Questi 123 jet hanno emesso circa 698 tonCO2. Assumendo che in media un europeo/a emette 6,8 tonCO2 in un anno, risulta che questi voli hanno inquinato quanto 5.340 persone nello stesso periodo”.
Immagine d’archivio