Politica

L’appello di Pappalardo a Meloni e a Salvini: “Chiamatemi e nominatemi commissario su 5G, scie chimiche e ponte sullo Stretto”

Giravolta del leader dei Gilet Arancioni, Antonio Pappalardo, che, dopo aver accusato Giorgia Meloni di copiare da lui, pronuncia un appello accorato rivolto proprio alla presidente del Consiglio e al suo vice, Matteo Salvini, per due incarichi che il generale dei Carabinieri in pensione sarebbe disposto a svolgere gratuitamente: “La gente è preoccupata di questo 5G e delle scie chimiche e nessun capo del governo se n’è occupato. Sono una massa di mascalzoni. Meloni, se ne vuole occupare lei? Mi chiami, mi nomini commissario straordinario sul 5G e sulle scie chimiche e in meno di un mese le faccio sapere cosa c’è. Io sono disponibile, faccio questo e altro per il bene del mio paese. Ovviamente sceglierò io le persone con cui lavorare”.

E aggiunge: “Signora Meloni, sto parlando con lei: se mi vuole chiamare, lo faccio io il commissario gratuitamente. Vogliamo capire se queste scie chimiche contengono davvero questi metalli velenosi? C’è anche lo stronzio. Attenzione, signora – avverte, riferendosi al generale Francesco Figliuolo – io non sono come quello con la penna in testa, che ha fatto spaventare la gente e l’ha costretta a vaccinarsi. Chiami me”.
Pappalardo poi applaude Salvini per via del ponte sullo Stretto di Messina, nonostante nei tempi passati sia stato molto critico col leghista: “Bravo Salvini, bravo. Le do un consiglio: mi chiami. Ho una forte esperienza, conosco bene quel progetto. Le potrei dare una mano e lo faccio gratuitamente. Capito, caro Salvini? Gratuitamente. Salvini, chiami me. Mi metto a disposizione per il bene del popolo”.