Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte di Alice Neri, la 32enne di Ravarino (Modena) il cui cadavere è stato trovato venerdì sera, carbonizzato nel portabagagli di un’auto, a Concordia sulla Secchia, nella bassa modenese. Non sono state richieste misure cautelari: gli indagati restano dunque a piede libero. L’iscrizione, spiegano fonti investigative, serve per svolgere alcuni accertamenti con le dovute garanzie. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera si tratta del marito della donna e di un amico, l’ultimo ad averla vista in vita. A condurre le indagini sul contesto di vita e sulla dinamica della morte della donna sono i carabinieri del nucleo investigativo di Modena, coordinati dalla pm Claudia Natalini. L’ipotesi di reato è di omicidio volontario.

Giovedì 17 novembre, due giorni prima del ritrovamento del cadavere, a denunciare la scomparsa di Alice era stato il marito, ascoltato a lungo dai militari che hanno eseguito – accompagnati proprio da lui – un sopralluogo nell’abitazione. L’auto della donna – secondo testimonianze raccolte sul posto – nella prima parte della giornata di sabato non era presente lì dove poi è stata trovata. Saranno gli accertamenti tecnici e autoptici a fissare altri elementi: bisognerà infatti stabilire se la donna fosse già morta o se al contrario il decesso sia avvenuto a causa del fumo e del fuoco, nonché se l’auto sia stata condotta lì da qualcuno o se la donna abbia raggiunto autonomamente quel luogo così isolato.

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