Baba Vanga, una signora bulgara, peraltro semianalfabeta, e morta nel 1996, non ha lasciato alcun testo scritto su possibili avvenimenti futuri rispetto alla sua morte
Ancora Baba Vanga. Ancora profezie sulla fine del mondo. Ancora inutili invenzioni per fare click. È impressionante come il web generi in continuazione montagne di fake news. E non parliamo di ricostruzioni di eventi di cronaca in diretta mondiale (il Covid o la guerra in Ucraina) con differenti letture sulla ricostruzione di prove possibili. Qui parliamo di una storica fake grande come il globo terracqueo, già diverse volte smontata con prove e controprove fattuali senza che vi sia alcun margine di interpretazione contraria, ovvero: le profezie di Baba Vanga non esistono. Appuntatevelo: non esistono. Eppure molte testate online italiane continuano a far rimbalzare delle profezie della cosiddetta “Nostradamus dei Balcani” come fosse qualcosa di prezioso e scoperto chissà quando e chissà in quale albo segreto che si sfoglia una volta ogni due tre mesi. Leggiamo su diversi siti titolati che sarebbero addirittura 5 le profezie sul 2023 (sic) e sono le solite: apocalissi, armi biologiche, sole che si oscura, esplosioni nucleari.
Ebbene, riprendiamo ancora una volta quello che abbiamo scritto quasi due anni fa: Baba Vanga, una signora bulgara, peraltro semianalfabeta, e morta nel 1996, non ha lasciato alcun testo scritto su possibili avvenimenti futuri rispetto alla sua morte. Insomma, non c’è un documento originale, pubblicato (o magari taroccato), conosciuto, sul quale la signora Vangeiya Pandeva Gushterova ha lasciato ai posteri alcuna indicazione. Le cosiddette profezie di Baba Vanga quindi non esistono. Esisterà un passaparola popolare (e sia chiaro, non c’è nulla di male) o come spiegava anni fa uno strambo sito turco “misteriosi documenti del governo bulgaro” o ancora come scrivono siti sudamericani fantomatici “interpreti” delle parole dette in vita dalla donna. Ma quello che leggerete sul web in queste ore, e per gli anni a venire, un po’ come si fa con le cosiddette “profezie di Nostradamus”, non ha fondamento alcuno, nemmeno, appunto di soggettiva e personale preveggenza. Come scrivemmo nel 2021 di fronte ad altre profezie che giravano online e ripubblicate da chiunque: “Né “gli esseri umani si abitueranno a un nuovo virus”, né a “molti disastri naturali”, e nemmeno “molti esseri viventi vengono distrutti qui. Non solo, i sopravvissuti moriranno per una grave malattia”. Nulla di tutto questo è stato predetto da Baba Vanga. Poi magari accade qualcosa del genere accade. Ma questo è un altro discorso”.