Eccoci qua. La nota vicenda legata allo “strano” servizio di Report sui saluti in autogrill tra Matteo Renzi e l’allora funzionario dei servizi segreti, Marco Mancini, mi è sempre sembrata quantomeno bizzarra per modi e tempi. Si è capito sin da subito che non poteva essere un video registrato per caso da una “professoressa” con doti divinatorie. Ma ora abbiamo scoperto – dalle anticipazioni sull’edizione aggiornata del libro di Renzi, Il Mostro – un nuovo “particolare” inquietante. La direttrice dei servizi segreti, Elisabetta Belloni, chiamata come testimone in merito alle indagini difensive attinenti il caso Report-Autogrill, ha opposto il segreto di Stato. Sì, avete capito bene.
La responsabile dei servizi segreti italiani, colei che Giuseppe Conte e Matteo Salvini volevano come Presidente della Repubblica, ha sollevato il segreto di Stato sul caso Report-Autogrill. Ora non sappiamo altri particolari, ma l’art. 202 del codice di procedura penale afferma: “I pubblici ufficiali, i pubblici impiegati e gli incaricati di un pubblico servizio hanno l’obbligo di astenersi dal deporre su fatti coperti dal segreto di Stato. 2. Se il testimone oppone un segreto di Stato, l’autorità giudiziaria ne informa il Presidente del Consiglio dei ministri, ai fini dell’eventuale conferma, sospendendo ogni iniziativa volta ad acquisire la notizia oggetto del segreto”.
Al momento sappiamo che un funzionario dello Stato, chiamato come testimone, ha sostanzialmente detto di non poter parlare poiché gli argomenti e i fatti trattati sono o devono essere coperti dal segreto. Il cosiddetto segreto di Stato è un vincolo posto dal Presidente del Consiglio dei ministri mediante apposizione, opposizione, o conferma dell’opposizione – su atti, documenti, notizie, attività, cose e luoghi la cui conoscenza non autorizzata può danneggiare gravemente gli interessi fondamentali dello Stato.
Pertanto, il segreto di Stato:
– impedisce all’Autorità giudiziaria l’acquisizione e l’utilizzazione delle notizie sulle quali è apposto;
– si differenzia dalle classifiche di segretezza, la cui attribuzione ha natura di atto amministrativo, che non sono opponibili all’Autorità giudiziaria.
Insomma, senza entrare troppo nei tecnicismi giuridici quello che al momento sappiamo con certezza è che sul caso Report-Autogrill ci deve essere il silenzio. Giusto per ricordare, i casi in cui è stato posto il segreto di Stato hanno riguardato fatti ed episodi molto delicati, come ad esempio i casi Ustica, Piazza Fontana, la Stazione di Bologna ed altri. Quindi il caso Report-Autogrill, salvo sorprese, entrerà fra questi precedenti. Ma un aspetto deve essere preso in seria considerazione.
Cosa è successo in quel ormai famoso Autogrill di Fiano Romano che non può essere scoperto e divulgato per non compromettere gli interessi fondamentali dello Stato? I fatti e le ipotesi sono veramente inquietanti. Le vicende, le stranezze, gli accanimenti contro Matteo Renzi in questi anni sono veramente inquietanti. Ricostruendo ogni elemento e ogni fatto passato, perfettamente ricostruiti nel listo di Renzi, molte domande e molte risposte dovrebbero arrivare per capire i mandanti e le motivazioni.
Ad oggi, però, tante cose sono chiare. Matteo Renzi è stato oggetto, sperando non si ripeta, di un sistema molto pericoloso. Fosse successo ad un’altra persona difficilmente avrebbe avuto la forza e la capacità di resistere e continuare. Vedere indagini fasulle, parenti e amici indagati o arrestati senza motivo, vedere pubblicati sui giornali e in tv estratti conto e posta privata senza alcuna rilevanza penale, ma solo per denigrare e infangare, vedere ogni giorno false notizie sul suo conto e poi addirittura il responsabile dei servizi segreti che solleva il segreto di Stato su vicende che ti riguardano, alla fine cosa devi pensare?
Di certo non ti lascerebbe sereno. Ma a parte questo è sempre più chiaro che viviamo in un sistema che ha gravi problemi strutturali. E guarda caso chi ha cercato di riformare veramente le istituzioni ha un nome e un cognome: Matteo Renzi. Potrà piacere o non piacere, ma la verità rimane e viene sempre a galla. E si saprà anche con un ridicolo segreto di Stato.