“Siamo così abituati alla strumentalizzazione del dolore trasformato in pochi secondi in rivendicazioni, posizionamenti e fertilizzante per il proprio brand che se uno osa lasciarlo in una stanza, senza esibirlo e sventolarlo, viene additato come cinico”. Selvaggia Lucarelli nei giorni scorsi è stata colpita dalla scomparsa della madre Nadia, malata di Alzheimer e deceduta dopo aver contratto il Covid. I social, però, mostrano il loro lato peggiore anche in circostanze simili, poiché la giornalista è stata sommersa di commenti non richiesti su come gestire il dolore.
SELVAGGIA LUCARELLI RISPONDE ALLA CRITICA DI CLEMENTE MIMUN – Ha destato infatti scalpore la decisione della Lucarelli di prendere parte ugualmente alla puntata di Ballando con le stelle di sabato 19 novembre, malgrado la mamma si fosse spenta poche ore prima. Scelta che è stata giudicata persino da Clemente Mimun, che ha ritenuto opportuno twittare: “Quando morì mia madre ‘Speciale tg1’ (di cui ero responsabile) non andò in onda”. Intervistata dal Corriere la giornalista ha replicato: “Non capisco davvero che ragione ci sia di rivendicare la propria modalità di vivere il dolore. Sei migliore di me? Più sensibile? Più sintonizzato con la sofferenza? Ripeto: ognuno deve essere libero di viverla come desidera”.
LA MALATTIA DI MAMMA NADIA – Come detto mamma Nadia era da tempo malata di Alzheimer, motivo per cui la Lucarelli spiega come le avesse già in qualche modo detto addio nel momento in cui aveva smesso di riconoscerla. Quel giorno è arrivato due anni fa, “quando abbiamo perso la sua anima. Era rimasto il corpo, qualche sorriso, qualche sguardo in cui ci sembrava di scorgere un ricordo, un bagliore. Il vero addio è stato quando l’ho guardata negli occhi e ho capito che non mi riconosceva più. Ed è stato più doloroso dell’addio al corpo di ieri”, ha commentato.
L’ULTIMO INCONTRO CON LA MADRE – Ad addolorare la giornalista è anche il ricordo dell’ultimo incontro con la madre la scorsa settimana. Immagini che ora si ripropongono di continuo nella sua testa in tutta la loro drammaticità: “Nonostante avesse il respiratore cercava ossigeno, aria. E non avrei mai voluto fosse quella l’ultima immagine che ho di mia madre. Non riesco a togliermela dalla testa, ma in realtà va bene così, perché mi ricorda in maniera indelebile cosa significa morire di Covid ancora oggi”. A intristirla è anche la constatazione che mamma Nadia per tutta la vita si sia battuta per permettere alle persone di lasciare questo mondo senza inutili sofferenze: “Era una radicale convinta, manifestava, faceva i banchetti a Civitavecchia per i referendum e ha lottato sempre per una legge sull’eutanasia negli anni in cui il tema non era ancora mainstream. Per me è stata una ulteriore sofferenza aver visto che a un certo punto per lei sarebbe stato un sollievo andarsene un po’ prima, prima di quella fame d’aria. È successo tutto quello che lei non avrebbe voluto, le ultime due settimane sono state un’agonia” ha ammesso Selvaggia Lucarelli, che si prepara a dare l’ultimo addio alla madre nella giornata di martedì 22 novembre, quando verranno celebrati i funerali a Imperia.