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Verissimo, Suor Cristina ha detto addio al velo: “Avevo paura di finire sotto un ponte”. Ecco cosa pensa dell’amore

Dalla vittoria di The Voice molte cose sono cambiate ed è “Verissimo” che sgancia la 'bomba' mediatica. Suor Cristina ha deciso di intraprendere un nuovo percorso di vita, lasciando la vita consacrata e continuando a pensare alla musica

di Andrea Conti

“Ho un dono, ve lo dono”. Con questa frase cult Suor Cristina vinse sorprendentemente la prima edizione di “The Voice Of Italy”, supportata da J-Ax, nel 2014. Da allora molte cose sono cambiate ed è “Verissimo” che sgancia la ‘bomba’ mediatica. Suor Cristina ha deciso di intraprendere un nuovo percorso di vita, lasciando la vita consacrata e continuando a pensare alla musica. Oggi si chiama semplicemente Cristina Scuccia. “Sono scelte coraggiose quelle che ho fatto, ho seguito il mio cuore. – ha detto Cristina a Silvia Toffanin – Ora vivo in Spagna e faccio la cameriera. Credo sempre nell’amore, non è una cosa che stiamo considerando adesso, non è la mia priorità al momento. Bisogna curarsi, amarsi, prima di riuscire ad amare gli altri”. La cantante non solo ha dovuto fare i conti con la l’addio alla vita monastica, ma anche con la morte del padre a causa del Covid-19. La fede, nonostante questi grandi cambiamenti, è rimasta il suo punto fermo. Nel futuro c’è spazio per un’altra forma di amore? “Non è la priorità ma ci credo sempre. – ha risposto Cristina – Credo sempre nell’amore, sono innamorata della vita e di me stessa. Bisogna curarsi e amarsi prima di poter pensare agli altri. Ho cambiato l’abito ma l’essenza è sempre quella”.

“ERO PREOCCUPATA DI FINIRE SOTTO UN PONTE”
“La mia è stata una scelta coraggiosa. Ho scelto di seguire il mio cuore senza pensare a ciò che le persone avrebbero detto di me. Ho fatto un salto nel vuoto ed ero preoccupata di finire sotto un ponte, lo ripetevo sempre alla mia psicologa. Oggi invece vivo in Spagna e faccio la cameriera (…) Dio non l’ho mai messo in discussione, Suor Cristina è dentro di me, quello che sono oggi lo devo a lei. È stato complesso, difficile, oggi ho il sorriso, a ancora più forte di prima, credo ancora di più nella vita, in Dio, la fede non è andata via”

“LA SCELTA DI DIVENTARE SUORA A 19 ANNI”
“Sono stati 15 anni di vita religiosa, sono stati gli anni più belli della mia vita, che mi ha fatto crescere tantissimo, è stato però un cambiamento mio, una crescita. Ho fatto questa scelta quando avevo 19 anni, quando ho incontrato le Suore Orsoline, mia madre mi propose di interpretare il ruolo di Suor Rosa, colei che ha fondato la congregazione, nel musical per il centenario della nascita della congregazione. All’inizio non volevo saperne, poi ho accettato (…) Ero dietro le quinte per entrare in scena, una suora mi si avvicinò e mi disse: ‘Chissà il signore cosa vuole dirti, perché stai interpretando questo ruolo’ e io risposi: ‘Io lo so cosa vuole Dio da me’. Da quel momento è iniziato il discernimento, prendi consapevolezza della tua scelta, è un tempo che la chiesa ti dà, perché è una scelta ardua, coraggiosa, dove prendi consapevolezza che Cristo è il tuo tutto”.

“LE SUORE MI HANNO PROTETTA DOPO THE VOICE”
“La musica mi ha sempre accompagnata. Ho fatto un’esperienza in Brasile di due anni, ho fatto il noviziato lì, e vedere suore, preti che cantano non è così inusuale. Ci credo ancora oggi nel potere della musica per veicolare messaggi importanti. Andare a The Voice è stata una decisione comune, e in quel momento pensammo: ‘c’è qualcuno che ci sta chiedendo di essere presenza nel mondo’, la redazione di The Voice mi chiese di fare un provino e la madre superiora ebbe coraggio dandomi l’assenso e andai. Quello che è successo dopo non potevamo prevederlo, è stato tantissimo. So che con tutte le loro forze hanno provato a proteggermi, però l’eccesso di protezione si è trasformato in limitazione rispetto a quella che era la mia idea di vita religiosa, avevo però anche paura di perdermi (…) È come se questa esposizione al successo mi avesse messo di fronte ad una responsabilità enorme, sono testimone di Dio davanti a tutti”.

“DOPO IL COVID HO CAPITO CHE QUALCOSA NON ANDAVA”
“È stato un passaggio alla vita adulta, è un percorso che c’è stato, The Voice apre la strada ad un mio cambiamento evolutivo. Non è stato facilissimo. Concretamente ho iniziato a pensarci dal Covid in avanti, quindi è stato quel momento in cui ti fermi e ti dici che qualcosa non va. Alla fine sono sempre quella. Questa paura di deludere gli altri, la mia famiglia, mi ha lasciato intrappolata per molto tempo. Mia mamma ha seguito tutto il percorso, non mi vedeva stare bene, non ho fatto i conti solo con la congregazione, la famiglia, ho chiesto aiuto, non riuscivo più a capire chi fossi. Dio non l’ho mai messo in discussione. Il mio cambiamento evolutivo non era più nel mio abito (…) Se mi volto indietro guardo il mio percorso con un profondo senso di gratitudine -. Il cambiamento è un segno di evoluzione ma fa sempre paura perché è più facile ancorarsi alle proprie certezze piuttosto che rimettersi in discussione. Esiste un giusto o sbagliato? Credo che con coraggio si debba soltanto ascoltare il proprio cuore”.

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