Sta facendo il giro del web la dura risposta della top model Vittoria Ceretti alle parole di Lily-Rose Depp. La figlia dell’attore Johnny Depp e dell’ex compagna Vanessa Paradis ha rilasciato infatti nei giorni scorsi un’accorata intervista a Elle, in cui ha voluto ribadire come non sia stata in alcun modo agevolata nella sua carriera di modella dai genitori “vip”. Nel suo sfogo, la 23enne ripercorre il suo percorso, sottolineando come nel 2016, appena 16enne, abbia debuttato in uno spot di Chanel N.5, divenendo la più giovane testimonial di sempre del noto profumo: “Le persone hanno sempre pregiudizi sul modo in cui ‘arrivi’ da qualche parte, ma posso dirvi che nessuno vi farà arrivare se non siete giuste per il ruolo – ha incalzato la figlia di Depp – come riuscire a infilare un piede nella porta: c’è un sacco di lavoro che arriva dopo per riuscire a entrare”.
Una versione a cui si è opposta Vittoria Ceretti, che è tuonata su Instagram puntando il dito la 23enne figlia d’arte: “Almeno tu alla fine della giornata puoi sempre piangere sulla spalla di papà nella tua villa a Malibu“. “Capisco perfettamente il ‘Sono qui e lavoro duramente’ – scrive la topmodel bresciana, star delle passerelle dei brand di alta moda e protagonista anche dello scorso Festival di Sanremo – ma sarei proprio curiosa di vedere se saresti riuscita a superare i primi 5 anni di carriera che ho vissuto io. Non parlo dell’essere rifiutata, perché so che anche tu ci sei passata, che potresti raccontarmi la tua storiella triste (anche se, alla fine della giornata, puoi sempre andare a piangere sulla spalla di papà nella tua villa a Malibu), ma che ne sai di cosa significhi non avere i soldi per un volo di ritorno per tornare a casa dalla tua famiglia?”.
Di certo, incalza Ceretti, lei non rischia di vedersi scalzare dall’ultima “‘nepo baby’ arrivata dal caldo sedile della sua Mercedes con il suo autista e il suo amico/agente a prendersi cura della sua salute mentale. Non sai nulla di quanto ci vuole perchè le persone ti rispettino. Servono anni. Mentre a te è successo (gratis) il primo giorno. Ho molti amici ‘nepo baby’ (i cosiddetti ‘figli di..’, ndr) che rispetto, ma non sopporto di sentirvi paragonarvi a me. Io non sono nata su un comodo cuscino con vista. So che non è colpa vostra ma, per favore, apprezzate e rendetevi conto del posto da dove venite”, conclude.