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Carlo Verdone: “Uno stalker mi spediva buste di polvere bianca, alla fine è andato in carcere” – FqMagazine sul set di “Vita Da Carlo 2” con Sangiovanni

FqMagazine ha incontrato Carlo Verdone sul set della nuova stagione di “Vita Da Carlo”, le cui riprese termineranno il 23 dicembre e poi sarà disponibile su Paramount+. "Prima di un lavoro ho ancora paura, mi sento inadeguato. Credo che questo lavoro sia così, se lo fai con umiltà", ha dichiarato il regista e attore. Nel cast anche Sangiovanni: “L'ho scelto per interpretare me stesso, sembra uscito dai film di Jean-Luc Godard”

di Paolo Aruffo

A Roma piove a dirotto, l’allerta meteo incombe, ma Carlo Verdone è sul set di “Vita Da Carlo 2” e ci accoglie a braccia aperte. FqMagazine ha incontrato il regista e attore in occasione della presentazione della seconda stagione di “Vita Da Carlo 2”, dieci episodi prossimamente disponibili su Paramount+. Nel cast, oltre ai confermati Max Tortora, Monica Guerritore, Caterina De Angelis, Filippo Contri e Antonio Bannò, anche Sangiovanni, Christian De Sica, Zlatan Ibrahimovic, Stefania Rocca, Gabriele Muccino, Claudia Gerini e Maria De Filippi.

“La prima serie (sulla piattaforma Prime Video, ndr) fu una sorpresa perché mi si dava per morto, pensavate: ‘Che è? Ora si mette a fare le serie?‘ – ha dichiarato Verdone, 72 anni da poco -. Non avevo alcuna certezza, non ce l’ho mai. Anzi, ho sempre quell’ansia e quel senso di inadeguatezza, ma credo che questo lavoro sia così se fatto con umiltà. Io non sono mai convinto fino a quando non ho il riscontro. Le serie poi sono diverse rispetto al cinema, c’è meno tempo per pensare. Sicuramente mi ha fatto piacere rompere il ghiaccio su una cosa che sembrava lontana da me, francamente non era semplice”.

VERDONE: “IL MIO FILM D’AUTORE CON SANGIOVANNI”

La seconda stagione di “Vita Da Carlo” inizia da una certezza: “Non ero assolutamente in grado di buttarmi nella politica, che non fa per me e quindi la seconda serie inizia con la voglia di ricostruire la mia vita e di fare quello che mi piace. Voglio fare un film d’autore, soltanto da regista. Presentando il mio ultimo libro ‘La carezza della memoria’, mi viene in mente che il racconto di Maria F (una prostituta di cui si era invaghito quando era giovanissimo, ndr) potrebbe essere uno spunto per creare una sceneggiatura per il mio primo film d’autore. Ma il produttore dissente e mi urla: ‘Con la tenerezza qua non c’ha mai magnato nessuno‘. Quindi lui chiede alla figlia di trovare quello che ha più follower e la scelta cade su Sangiovanni. A me prende un accidente: lui dovrebbe fare Carlo Verdone? Follia totale! Capisco che l’unico modo per portare avanti questa Maria F è romanzare il racconto, così iniziano i dissidi e i turbamenti di Sangiovanni, molto fragile, per lui è un mondo nuovo. Quindi io (il personaggio Carlo Verdone, ndr) mi trovo tra le liti di lui, del produttore. Insomma, sembra ‘8½’ di Fellini, è stato devastante per me. Quando ci sto per riuscire… Poi vedrete la penultima scena e capirete”, ha asserito Verdone.

“SARÒ BERSAGLIATO DA EVENTI E SCIAGURE, NIENTE POLITICA”

Verdone ha spiegato il filo conduttore dei nuovi episodi: “Sarà un Carlo Verdone bersagliato dagli eventi, dagli amici, dalle sciagure che ogni giorno capitano. Un po’ questo mi capita anche nella vita, sempre scandita da problemi, certo non in questo modo così eclatante. C’è anche l’Italia di oggi, rappresentata da Sangiovanni, che è unico ma che va decifrato. Quindi anche lo sforzo di capire i suoi ragionamenti, di quella gioventù. La politica non ci sarà e anche Roma sarà meno presente. Ci muoviamo di più, abbiamo girato a Fregene, Ostia, Viterbo. Roma c’è, con delle location belle ma qui sarà importante il rapporto con gli altri”. Poi il racconto di un divertente aneddoto riguardante la casa, ricostruita ad hoc negli studi del Centro Produzione Videa di Roma: “C’è qualcosa della mia casa di Roma, qualcosa della mia casa di campagna. Lo scenografo Giuliano Pannuti è stato veramente straordinario, ha fatto un ottimo lavoro, l’ambiente è grande e ci permette di fare più cose e con più libertà. Quando io sono entrato qui sul set per la prima volta mi è preso un accidente, è stato fotografato e riproposto tutto ciò che è mio. Allora ho chiamato la governante, Annamaria, e le ho chiesto chi fosse venuto a casa. Lei mi ha risposto: ‘Dei signori, dicevano che erano del cinema e che lei era d’accordo‘. Ma io non ero d’accordo. Poi vengo qua e mi ritrovo tutto, ancora oggi nessuno mi dice chi è stato, ma ho capito che era il reparto scenografia. Secondo me c’è stata una collusione con la governante”, ha raccontato Verdone tra le risate generali.

“UNO STALKER MI SPEDIVA BUSTE DI POLVERE BIANCA”

“Dal settembre scorso non ho più vita sociale. Sarà così fino al 23 dicembre pomeriggio, ultimo giorno di riprese”, ha aggiunto. Infine Carlo Verdone, collegandosi ad una scena della seconda stagione, ha concluso raccontando un aneddoto sulla propria vita, quella vera: “Noi celebrità conviviamo con gli stalker. Un esempio? C’era uno che mi spediva delle buste di polvere bianca, la prima volta era calce mi pare. Poi era diversa. Alla fine è andato dentro (in carcere; ndr). Non se ne poteva più, ma basta. A noi ci capitano delle cose… la follia. Bisognerebbe scriverci un libro, ne capiterà almeno una a settimana”. Infine su Claudia Gerini, sua storica partner sul set, ha detto: “Con lei ho già girato una bellissima scena in cui ci incontriamo dopo tanti anni e ricordiamo quello che abbiamo fatto, imitando qualcosa del passato in attesa di trovarci sul set di Gabriele Muccino. Quindi per me è una cosa molto emozionante, sarà una scena molto sanguigna e divertente“.

SANGIOVANNI: “VERDONE SI METTE IN GIOCO, È UN GIGANTE”

“Nella serie con Carlo c’è un rapporto particolare, perché Sangiovanni è indeciso se prendere o meno questo ruolo di Carlo da giovane. Alla fine il produttore insiste e anche Carlo si convince. Nella vita reale? Devo dire che Carlo per me è un esempio. Io sono passato in poco tempo da un banco di scuola (Sangiovanni è del 2003, ndr) a tutto questo e vedere lui che, dopo tanti anni e tanto vissuto, si rimette in gioco, anche in una veste diversa, è veramente un esempio gigante. Ha una grande cultura del lavoro”. “Lui mi sembra un personaggio di un film di Godard“, ha invece commentato Verdone riferendosi al giovane talento. Ci sarà anche Maria De Filippi “che mi aiuterà a risolvere un problema con Sangiovanni”, ha affermato Verdone senza rivelare altro.

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