A cinque anni dall’uscita di Mario + Rabbids: Kingdom Battle i pazzi conigli di Ubisoft si alleano nuovamente con Mario e soci in una nuova e folle avventura su Nintendo Switch con nuovi personaggi e nuove meccaniche, e una nuova minaccia per il regno dei funghi, Cursa entità maligna e misteriosa che sta dando la caccia a gli Sparks un incrocio tra gli Sfavillotti di Mario Galaxy e i Rabbids stessi.

Il gameplay, che va a braccetto con gli intermezzi comici è folle come sempre, ma ha subito diverse evoluzioni rispetto al suo predecessore; ad esempio il sistema di combattimento a turni viene privato delle caselle classiche passando a delle azioni in tempo reale con movimento tipici di ognuno dei personaggi fino a due volte a turno, rendendo il posizionamento delle proprie “truppe” molto più vario e profondo.

Vengono rinnovati anche i personaggi classici con nuove abilità e nuove leve, come Edge, una incredibile spadaccina che aumenta notevolmente la potenza bellica della squadra, rinnovando cosi le tattiche di combattimento; anche l’esplorazione dei livelli si rinnova, con un design molto più vario che premia l’esplorazione con missioni e puzzle segreti che regalano sempre qualche bonus, portando la campagna a 30 ore di contenuti, che salgono sensibilmente con la risoluzione di tutte le missioni secondarie.

Miglioramenti anche sotto il punto di vista della difficoltà che è stata affinata e risulta crescente ma mai frustrante, gli eroi inoltre, accumulano punti abilità salendo di livello, punti che possono essere utilizzati per potenziare specifiche abilità, oltre alla possibilità di equipaggiare gli Sparks, spiriti che doneranno abilità attive e passive dando vita a tantissime combinazioni che regalano un estrema varietà strategica, decisamente un enorme passo avanti rispetto al primo titolo.

La grafica di Mario + Rabbids Sparks of Hope è adorabile soprattutto nella caratterizzazione della fauna e dei mondi, regalando ambientazioni uniche e davvero ispirate con effetti particellari e pulizia a schermo davvero notevoli, un enorme passo avanti al primo titolo che dimostra una maturità estetica dello studio, migliorando praticamente sotto ogni aspetto; una menzione speciale va alle musiche del titolo create appositamente da un trittico di musicisti di primo ordine Grant Kirkhope (compositore di innumerevoli titoli Rare), Gareth Coker (compositore della colonna sonora di Ori) e Yoko Shimomura ( nota per le musiche di Kingdom Hearts) arricchendo l’esperienza di gioco ulteriormente, con musiche che vi accompagneranno per giorni interi.

Inoltre i Rabbids sono stati doppiati in italiano, al contrario degli eroi di Nintendo che si limitano a qualche battuta in inglese durante le battaglie, un altro punto a favore per lo studio nostrano che non fa altro che sottolineare l’amore per questo titolo e la cura maniacale riversata in Sparks of Hope.

Mario + Rabbids Sparks of Hope, segna la maturità artistica dello studio milanese di Ubisoft che è riuscito a migliorare sotto ogni punto di vista il suo titolo di punta, rendendolo un esperienza unica e estremamente divertente, che sicuramente farà parlare ancora di se con l’uscita dei dlc che promettono una buona dose di follia extra, coinvolgendo anche Rayman, mascotte storica di Ubisoft.

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