Da sabato 26 novembre saranno in funzione le prime stazioni: Linate - il capolinea -, Repetti, Forlanini, Argonne, Susa e Dateo. Sarà una metropolitana leggera, ad automatismo integrale e senza conducente. Avrà un sistema tecnologico che conserva le caratteristiche della metro classica, ma con standard tecnici prestazionali più elevati e meno dispendiosi
Il primo tratto della nuova linea blu della metropolitana di Milano è pronto a essere inaugurato. Sabato 26 novembre la M4 farà il suo primo viaggio con dei passeggeri a bordo. A dare l’annuncio è stato il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, attraverso alcune stories Instagram postate a fine ottobre. La linea, una volta ultimata, collegherà i quartieri a sud ovest della città con quelli a est, concludendo la sua corsa all’aeroporto di Linate.
Dopo i ritardi nei lavori e dopo i rinvii per il covid, è arrivato il momento dell’inaugurazione. “Al momento arriverà fino a Dateo“, ha dichiarato il primo cittadino, spiegando che “verranno aperte anche le bellissime aree di superficie” nelle vicinanze delle neonate stazioni, tra cui un campetto di calcio, un parco e una pista ciclabile. Da sabato saranno aperte al pubblico le prime sei fermate: Linate – il capolinea -, Repetti, Forlanini, Argonne, Susa e Dateo. Il cronoprogramma che condurrà alla conclusione dei lavori è già pronto: entro il 2023 la blu arriverà a San Babila, dove incrocerà la linea rossa M1, e alla fine dei lavori la linea conterà in totale 21 stazioni, fino all’altro capolinea di San Cristoforo.
La M4 sarà una “metropolitana leggera ad automatismo integrale”: senza conducente, come accade già per la M5, la blu avrà un sistema tecnologico che conserva le caratteristiche della metro classica, ma con standard tecnici prestazionali più elevati e meno dispendiosi. Sarà dotata di un sistema di controllo intelligente del traffico che “garantisce ai passeggeri i più elevati standard di sicurezza”, ha dichiarato l’azienda di trasporto locale Atm. Inoltre, le porte delle carrozze si apriranno esclusivamente alla fermata dei treni in stazione “annullando il rischio di cadute o infortuni”. Anche la banchina di salita e discesa, completamente separata dai binari e dai vagoni in movimento, “garantirà l’incolumità dei passeggeri”.