“Scandaloso”, “fuori luogo”, “poteva evitarlo”, “vergognoso!”. Un coro di no si è scatenato sui social contro l’apparizione di Morgan Freeman alla cerimonia di apertura dei Mondiali in Qatar. È bastato l’arrivo del premio Oscar come attore non protagonista per Million dollar baby, sull’immenso palco costruito nel Al-Bayt stadium di Doha , a far storcere il naso a molti puristi dello showbiz. Freeman, infatti, di elegante grigio scuro vestito è intervenuto parlando di “tolleranza e rispetto” come modalità di vivere “assieme in un’unica grande casa”, riferendosi proprio al Qatar dove lui pensava esistessero solo “famiglie dimenticate”. Con lui sul palco gli organizzatori si sono giocati un asso di cuori: il povero blogger Ghanim al –Muftah, un ragazzo affetto da una rara malattia, la sindrome di regressione caudale, privo degli arti inferiori, che nonostante questi handicap si è dato all’imprenditoria e agli sport estremi.
Ovviamente mostrare una singola disabilità per allontanare le critiche sulla povertà di un Paese dalle forti disparità socio-economiche e dal minimo rispetto dei diritti umani basilari è stato per gli organizzatori il click retorico per convincere i critici dei Mondiali qatarioti. Click che del resto è bastato anche al celebre 85enne attore hollywoodiano per diventare testimonial assoluto di questi Mondiali. In scena soave e solenne come è accaduto, tra gli altri, in grandi film come Le ali della libertà e Invictus, Freeman è stato però ampiamente criticato sia dai singoli fan sui social, ma anche da parecchie testate anglosassoni. Tra le reazioni più incisive si segnala quella che riesuma proprio il personaggio interpretato da Freeman in Invictus, Nelson Mandela (“Per un uomo che ha interpretato Nelson Mandela è così deludente vederlo prendere i soldi e sostenere un regime oppressivo”) e di un altro utente Twitter che sotto la didascalia “Freeman ritorna negli Stati Uniti dopo il Qatar”) mostra una figura del mondo di Paperopoli di spalle che si trascina due valigione straboccanti di dollari.