Ad avviso dell'accusa, Portanova, 22 anni, e suo zio 24enne, avrebbero violentato una ragazza, insieme a una terza persona per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio, nel corso di una festa in un'abitazione del centro storico di Siena tra il 30 e il 31 maggio 2021
Una condanna a 6 anni di carcere. È questa la richiesta di pena avanzata nei confronti di Manolo Portanova, calciatore del Genoa, e per suo zio Alessio Angella, dalla procura di Siena. I due sono imputati con rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare dello stesso tribunale, Ilaria Cornetti, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. L’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Nicola Marini, ha chiesto anche il rinvio a giudizio per Alessandro Cappiello che ha scelto il rito ordinario.
Ad avviso dell’accusa, Portanova, 22 anni, e suo zio 24enne, avrebbero violentato, insieme a Cappiello, una ragazza nel corso di una festa in un’abitazione del centro storico di Siena tra il 30 e il 31 maggio 2021. Quella notte, secondo la ricostruzione degli investigatori, erano presente anche una quarta persona, all’epoca minorenne, per la quale procede la procura per i minorenni.
Portanova e la giovane, stando all’accusa, si erano appartati in una stanza, dove poi sopraggiunsero altre persone. La vittima si sarebbe rifiutata di avere un rapporto consenziente di gruppo e a quel punto avrebbe subito la violenza, che sarebbe stata anche filmata con gli smartphone. Un elemento, quest’ultimo, attorno al quale è ruotata l’inchiesta e la discussione davanti al giudice per l’udienza preliminare.