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Ultimo aggiornamento: 16:52 del 22 Novembre 2022

Renzi e la battuta su Letta: “Preoccupato per i suoi studenti. Se torna a insegnare strategia politica, per loro è un casino…”

Renzi: "Sono preoccupato per gli studenti di Sciences Po a Parigi. Se torna Letta a insegnare strategia politica, per loro è un casino". Frecciata a Nardella
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“Io non sono arrabbiato con Enrico Letta. Sono solo preoccupato per gli studenti di Sciences Po. Non vorrei che ci tornasse, perché se va a insegnare strategia politica lì, è un casino”. Inizia così la raffica di frecciate scagliate all’indirizzo di Enrico Letta da Matteo Renzi, in occasione della presentazione dell’edizione aggiornata del suo libro, “Il Mostro”, alla Fondazione Zeffirelli di Firenze.

Nel commentare la débâcle del Pd alle ultime elezioni, Renzi ricorre al sarcasmo per ribadire gli errori strategici dei suoi vecchi compagni di viaggio e in particolare del loro segretario: “Letta è il passato di questo paese. È rimasto fermo da 8 anni alla campanella, è lì con quella campanella come se fosse sua. Comunque, Letta ha perso queste elezioni da solo e ha scelto di seguire una strategia suicida. Giorgia Meloni mi urlava: ‘Sei un abusivo’. E avevo il 40%. Lei invece – continua – ha preso il 26%. Se governa,è perché tutti quegli altri (Pd, ndr) hanno lavorato secondo il grande schema della strategia politica che Letta ha studiato a Sciences Po e che ha portato poi qua per un’applicazione pratica. Ma non ha funzionato benissimo. La verità è che la politica è una cosa che bisogna saper fare. E se si continua a chiacchierare col risentimento, si fa vincere quegli altri. Capito, Enrico?“.

Staffilata anche al sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ironicamente Renzi non menziona: “Un mese fa è venuto casa mia a prendere un caffè e a far due chiacchiere, come spesso facciamo. Mi parla della giunta e mi dice che il Terzo Polo è andato molto bene in questa città, visto che abbiamo preso il 15%. Io gli chiedo se ha in testa di prendere un altro assessore. E lui mi risponde: “Sì, guarda, io come minimo ti dovrei dare un assessore. Però non te lo posso dare, altrimenti non posso più candidarmi alla segreteria del partito perché mi accusano di essere renziano“. Il concetto di fondo è che effettivamente io faccio ancora un po’ d’effetto al Pd”.

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