In una settimana il numero dei positivi al Covid ricoverati in ospedale è cresciuto del 24,2%. Nonostante le misure intraprese dal governo Meloni diano la percezione di una pandemia ormai alle spalle, i dati raccolti mostrano che la curva dei ricoveri ha cambiato segno e i contagiati che necessitano di cure in ospedale sono tornati a salire. L’allerta arriva dagli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso, la Federazione Asl e ospedali, che hanno comunicato i dati del periodo tra il 16 e il 22 novembre.
In particolare, aumentano del 22,2% i pazienti nei reparti Covid ordinari e subiscono un balzo i ricoverati in terapia intensiva: si registra un notevole incremento (+77%) pur se con valori assoluti contenuti (da 18 a 32 pazienti ricoverati). Si tratta del primo significativo aumento, al di là di qualche lieve assestamento verificatosi ad ottobre, dopo quattro mesi quasi continui di calo progressivo dei posti letto occupati negli ospedali.
Crescono sia i pazienti ricoverati ‘per Covid’, ovvero coloro che hanno sviluppato sindromi respiratori e polmonari, +16%, sia quelli ‘con Covid’, ovvero coloro che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie ma sono stati trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero, +28%. I numeri testimoniano dunque una ripresa della circolazione del virus – rimarca la Fiaso – già registrata dall’aumento dei contagi.
In rianimazione permane una quota del 22% di no vax, età media 66 anni, mentre tra la restante parte di pazienti vaccinati l’88% ha ricevuto l’ultima dose da oltre 6 mesi e ha in media 72 anni, età per la quale è consigliata la somministrazione della quarta dose vaccinale.
Anche tra i pazienti minori di 18 anni si registra un incremento settimanale di ricoveri, pari al 58%. È il dato registrato tra i quattro ospedali pediatrici e i reparti di pediatria degli ospedali sentinella Fiaso, che sottolinea, tuttavia, che “a fronte di un grande incremento percentuale, i numeri assoluti sono bassi: i pazienti ricoverati sono in tutto 27 contro i 17 della settimana precedente. Il 77% dei bambini ricoverati ha tra 0 e 4 anni“.