Cultura

“Cuore di gatto”, il libro sull’incredibile fenomeno dell’homing dei gatti. L’autrice: “Il mio ha fatto più di 100 km da solo per tornare a casa”

L'amore e il coraggio sono al centro del suo nuovo libro, Cuore di gatto, che, pubblicato da Libreria Pienogiorno, esce ora in Italia, dove gli umani che hanno un gatto – o viceversa – sono più di sette milioni. “Come sempre accade per i miei libri – racconta l'autrice a FqMagazine – si parte da una storia vera, in questo caso davvero straordinaria, perché interessa la prodigiosa e misteriosa capacità dei gatti di percorrere anche centinaia di chilometri, su strade a loro del tutto sconosciute e costellate di pericoli, pur di tornare alla loro casa e ai loro affetti”

di Ilaria Mauri

“Per la curiosità, la saggezza, l’amore, l’audacia, la perseveranza ho avuto molti maestri nella vita… ed erano quasi tutti gatti”. Così ci dice Eva Polanski, l’autrice di emozionanti bestseller felini pubblicati dalla Francia al Giappone e amatissimi dai lettori e dalle lettrici, soprattutto. “Non sono stata certo tutto il tempo ad accarezzare il mio soriano sul divano: ho visto il mondo, ho studiato, ovviamente, ho lavorato, ho letto molto, e so bene come tutte queste cose siano importanti. Ma con i gatti ci ho vissuto e ci vivo da sempre, e questo fa la differenza: sono esperienza, non nozione. Per questo posso dire che alcune delle cose più preziose dell’esistenza le ho imparate proprio da queste creature straordinarie”. Questioni non di poco conto, come l’amore e il coraggio, al centro anche del suo nuovo libro, Cuore di gatto, che, pubblicato da Libreria Pienogiorno, esce ora in Italia, dove gli umani che hanno un gatto – o viceversa – sono più di sette milioni. “Come sempre accade per i miei libri – racconta l’autrice a FqMagazine – si parte da una storia vera, in questo caso davvero straordinaria, perché interessa la prodigiosa e misteriosa capacità dei gatti di percorrere anche centinaia di chilometri, su strade a loro del tutto sconosciute e costellate di pericoli, pur di tornare alla loro casa e ai loro affetti”. Un fenomeno definito homing, su cui le testimonianze sono incontrovertibili ma per il quale gli etologi faticano a trovare una spiegazione certa. Alcune teorie fanno riferimento a una particolare predisposizione genetica, altre a una loro sensitività al campo magnetico della Terra, mentre un ricercatore ha affermato che è possibile che i gatti si basino su un sistema somatosensoriale e che posseggano una struttura cellulare con polarità geo-magnetica, che unisce stimoli olfattivi e stimoli magnetici. Restano teorie, appunto, in grado solamente di accarezzare il pelo del mistero; del resto, come scriveva Fernand Méry, che pure aveva passato la vita a studiare veterinaria: con i gatti non si sa bene dove finisca il normale e dove inizi il paranormale.

“Io stessa sono stata testimone e protagonista di un caso di questo tipo” continua Eva Polanski. “Stavamo ristrutturando il nostro casolare nella Maremma toscana e quando abbiamo finito di sistemare i nuovi mobili, mi sono accorta che il mio gatto mancava. L’ho cercato dappertutto, febbrilmente, ma niente. Poi il traslocatore, che veniva da più di cento chilometri di distanza, mi ha telefonato per dirmi che, al ritorno, non appena aveva parcheggiato nel suo deposito e aperto il portellone, un gattone nero con una stellina bianca sulla fronte era saltato fuori dal furgone e se l’era svignata a tutta velocità. Era lui, non c’erano dubbi: probabilmente si era messo a rovistare e poi si era appisolato, o era rimasto intrappolato. Siamo andati in quella città, per tre giorni lo abbiamo cercato affannosamente, abbiamo domandato nel quartiere, abbiamo appeso volantini, ma tutto pareva inutile. Sono tornata a casa e per più di due mesi ho sussultato ogni volta che sentivo il minimo rumore, un sussurro, un alito di vento… Poi, in una notte di temporale terribile, ho sentito un miagolio debole al di là della porta e… era lui! Bagnato fradicio, con una zampina ferita, ma tutto intero. Non so dire come abbia fatto, io ogni tanto perdo ancora i riferimenti, nonostante navigatore e Gps. Aveva attraversato più di cento chilometri, tra superstrade, autostrade, boschi e natura selvaggia, ripercorso a ritroso una lunghissima strada ignota, che prima aveva affrontato solamente nel cassone buio di un furgone, e ora era tornato a casa. A ripensarci, mi emoziono ancora”.

Una sorprendente storia di homing – ma non è certo il caso di spoilerare – vede protagonista anche Yuki, la star di ‘Cuore di gatto’, un soriano rosso il cui nome in giapponese significa felicità e che si troverà a vivere un’avventura ancora più grande, insieme alla giovane coppia di umani che ha eletto a sua famiglia. “Yuki è un gatto di molti talenti, ma alla fine è proprio l’amore il suo capolavoro. Se c’è una cosa che ho imparato” conclude l’autrice “è che se un gatto sceglie una persona, o un posto da chiamare casa, allora farà di tutto affinché sia per sempre. Con forza, con coraggio. C’è un termine, un concetto che in questo momento viene particolarmente utilizzato: resilienza. Ecco, i gatti sono maestri anche di resilienza. Per quel che mi riguarda, quando sono in una fase di stallo, magari confusa… beh, allora io chiedo a un gatto”.

“Cuore di gatto”, il libro sull’incredibile fenomeno dell’homing dei gatti. L’autrice: “Il mio ha fatto più di 100 km da solo per tornare a casa”
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