Un argomento spinoso è sicuramente la raccolta differenziata, che a volte non viene fatta correttamente dai condòmini. Cosa dovrà fare l’amministratore?
Rispetto alle regole all’interno di un condominio, un argomento spinoso è sicuramente la raccolta differenziata, che a volte può mettere in difficoltà le persone che vivono nello stesso palazzo, non rispettando il corretto smaltimento dei rifiuti. Cosa potrà o dovrà fare quindi l’amministratore in questi casi?
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Esistono delle particolari responsabilità giuridiche a cui può andare incontro il condominio nel caso di smaltimento fuori dai bidoni.
Gli artt. 192 e 255, D.Lgs. n. 152/2006 prevedono adempimenti a carico di entrambi i soggetti, colui che abbandona il rifiuto e il proprietario (o titolare del diritto reale) dell’area.
L’art. 255 prevede una sanzione amministrativa pecuniaria per chi abbandona il rifiuto e l’arresto fino a un anno per chi non rispetta l’ordinanza del Sindaco.
Oltre il Codice dell’ambiente, sono anche i regolamenti comunali a guidare il corretto conferimento dei rifiuti e a prevedere le sanzioni per l’inadempimento.
L’amministratore potrà, per esempio, affiggere in bacheca o su altre parti comuni, un avviso con cui ammonisce i condomini a rispettare le norme per il corretto conferimento dei rifiuti. Egli potrò anche scegliere se chiedere qualche bidone in più.
La cosa più difficile da fare sarà capire chi è il condomino che ha sgarrato, una soluzione tipica è quella di posizionare telecamere che controllino la zona, con una decisione condominiale che veda d’accordo almeno la metà dei condomini.
Si può proporre di inserire una clausola nel regolamento contrattuale che, una volta individuato il responsabile, prevede la possibilità di irrogare una sanzione ex art. 70 Disp. att. e trans. c.c.; ma in realtà, se si conoscesse l’autore dell’illecito sarebbe sufficiente addebitargli le spese del ripristino ed ogni altro danno causato.
Se il comportamento perdura, è possibile valutare di denunciare l’illecito alle autorità competenti.