“La prima giocata di Meloni non è un granché. Ha fatto quasi tutto in continuità con Draghi e quel poco che ha fatto l’ha scelto su una misura di bandiera, che è il reddito di cittadinanza. E, in ogni caso, a un settore coì rilevante come Confindustria non è piaciuto perché non ha dato una svolta sul piano della politica economica”. Così il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano, Salvatore Cannavò, commenta a “Omnibus” (La7) le misure economiche varate dal governo Meloni per il prossimo anno, citando l’intervista rilasciata oggi a La Stampa dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi (“Manca visione, i soldi per il caro bollette finiranno a marzo”).
Cannavò si sofferma sulle modifiche al reddito di cittadinanza: “Ormai è passata una narrazione surreale del reddito di cittadinanza. Non vorrei che si arrivasse addirittura a pensare che la povertà sia stata creata dal reddito di cittadinanza, perché altrimenti siamo completamente astratti dalla realtà. La qualità delle persone che beneficiano del reddito di cittadinanza viene troppo spesso trascurata – spiega – Il 70% di queste persone è escluso dal mondo del lavoro da anni, e non recentemente. Vanno certamente resi occupabili, ma allora bisogna investire nei servizi per l’impiego, cosa che non è mai stata fatta. E quindi bisogna investire anche sui navigator“.
Il deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato dissente ma il giornalista ribatte: “Lei dovrebbe saperlo, i centri per l’impiego in Italia sono sguarniti. Ci sono solo 9mila addetti contro i 100mila in Germania, quindi è chiaro che in Germania le persone sono più occupabili. Lì c’è un esercito di persone che ti portano a essere occupabile. Servivano professionalità per svolgere il lavoro di navigator? I navigator sono molto professionalizzati, sono quasi tutti laureati con 110 e lode. Andate a guardare chi sono”.
L’economista Veronica De Romanis osserva: “In Germania la proposta congrua è: questa è la proposta e questa si prende”.
“Se il sistema fosse ben strutturato e organizzato – replica Cannavò – si potrebbe anche discutere di questo. Se invece hai due figli a carico e vieni mandato da Napoli a Trento per 1200 euro al mese, forse non potresti farlo. Ma il punto è un altro: dov’è il lavoro? Andate in giro nel paese. Dove sta questo lavoro? Il problema fondamentale è lo sbocco lavorativo”.