“Libere. Il nostro No ai matrimoni forzati” (Paper first) sarà presentato lunedì 28 novembre alle 18.30, nella sede della onlus Trama di Terre a Imola. Interverranno l’autrice Martina Castigliani; l’avvocata del Centro antiviolenza di Trama di Terre Monica Miserocchi; l’attivista e fondatrice di Trama di Terre Tiziana Dal Pra; l’attivista Rabia Muddasar. A seguire sarà proiettato il film documentario “Sonita” che racconta la storia di Sonita Alizadeh, giovane donna afghana rifugiata in Iran che sogna un futuro come rapper. A introdurlo sarà la film maker iraniana Somayeh Haghnegahdar.
Tre giorni prima, il 25 novembre, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso la sede dell’associazione ci sarà un incontro sulla violenza maschile e di genere, con un focus sulla situazione delle rifugiate (ore 18.30). Interverranno l’avvocata Monica Miserocchi, la coordinatrice dell’area rifugiate Nora Jerez, l’avvocata Ivana Piro e le donne ospiti dell’associazione.
Fatima, Yasmine, Zoya, Khadija e X sono cinque ragazze che hanno deciso di ribellarsi alle nozze forzate. Per essere libere hanno rinunciato a tutto: sono fuggite lontano da casa, hanno rotto ogni rapporto con la famiglia, sono state costrette a cambiare identità. Qui si raccontano in esclusiva, nonostante i rischi: il rifiuto non è mai stato accettato e sono ancora oggi in pericolo. Se hanno deciso di esporsi è «per tutte le altre», obbligate a subire violenze.
Un libro corale e un’inchiesta su un fenomeno che riguarda centinaia di invisibili. In Italia, di matrimoni forzati si parla se una ragazza viene uccisa: Saman Abbas è solo l’ultimo caso strumentalizzato da politica e talk show. Questo racconto dà voce a chi si batte per cambiare le cose: il regista Wajahat Abbas Kazmi, la consigliera comunale Marwa Mahmoud, l’insegnante di italiano Tashina Us Jahan; Tiziana Dal Pra, fondatrice della onlus Trama di Terre e la prima a rompere il silenzio; Alessandra Davide, educatrice e operatrice antiviolenza. Della forza dei No – da Franca Viola in poi – parla Angela Maria Bottari, che da deputata si batté contro il matrimonio riparatore. La postfazione di Cinzia Monteverdi ricorda l’impegno della Fondazione il Fatto Quotidiano per le donne sopravvissute alle violenze.
I proventi derivati dai diritti d’autore saranno donati a Trama di Terre.
Illustrazioni di Elisabetta Ferrari – Postfazione di Cinzia Monteverdi