Ospite nella trasmissione di Rai1, “Il Circolo dei Mondiali”, l'ex Juventus si è esposto in difesa della comunità Lgbtqia+: "È una cosa abominevole quello che sta succedendo in Qatar"
“Io faccio questo gesto perché mi sono colorato la mano con il simbolo dell’arcobaleno. I diritti civili, la libertà di espressione e di pensiero credo siano cose inviolabili”. Federico Bernardeschi, ex calciatore della Juventus e campione d’Europa con l’Italia di Roberto Mancini, parla in diretta televisiva su Rai1 e si emoziona.
Il Circolo dei Mondiali, la trasmissione che tutte le sere, sul primo canale della tv di Stato, commenta le partite e tutti gli eventi di giornata che ruotano attorno ai Mondiali di calcio del Qatar 2022, mercoledì sera si è aperta con un approfondimento sui diritti civili, dopo che la Fifa ha deciso di negare alle varie Nazionali di scendere in campo indossando la fascia arcobaleno One Love, simbolicamente in sostegno della comunità Lgbtqia+. Interpellato sul tema, Bernardeschi ha deciso di esporsi chiaramente: l’attuale giocatore del Toronto ha mostrato la sua mano destra, poggiata sul cuore, decorata con i colori dell’arcobaleno.
“Nella vita nessun governo o istituzione deve e può violare questi diritti – dice suscitando anche la commozione in studio di Daniele Adani – È una cosa abominevole, quando si calpestano così. Il mondo dovrebbe insorgere e invece vediamo che ancora stiamo molto attenti a capire come dobbiamo esprimerci, non è così che si combattono queste battaglie“. “Ci sono persone che hanno combattuto per i diritti civili e noi nel 2022 siamo ancora qui a dirci sì o no o perché”, conclude Bernardeschi, non nascondendo agli ospiti dello studio televisivo e agli spettatori la sua commozione nell’affrontare questi temi.