“Mia figlia è viva”. Dal Pakistan arriva la dichiarazione di Shabbar Abbas che avrebbe detto al giudice, che deve decidere sulla richiesta di estradizione dell’Italia, che Saman non è morta. Shabbar è accusato dalla Procura di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Gaetano Calogero Paci e dai carabinieri di omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con altri quattro familiari. Ma gli inquirenti e gli investigatori, affiancati dai periti, stanno per recuperare quelli che sono con tutta probabilità di resti della 18enne pakistana scomparsa dalla notte del 30 aprile 2021 dopo essersi opposta a un matrimonio combinato con il cugino in patria.
Il corpo, trovato sotto terra vicino un casolare abbandonato nelle campagne del comune di Novellara (Reggio Emilia), si trova a una profondità di circa due metri seppellito, come spiega Il Resto del Carlino, con una tecnica ben precisa che ricorda addirittura le tombe etrusche e romane. Si trova sotto uno strato di rottami e materiale inerte e poi la terra argillosa. Il sopralluogo eseguito ieri non lascia dubbi sulla presenza di resti umani e quasi certamente sono di Saman Abbas, A fornire le indicazioni su dove recuperare il cadavere, a lungo cercato dagli inquirenti, è stato lo zio Danish Hasnain: l’uomo è ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. I resti non sono in un sacco e questo rende molto complicato il recupero. Ieri sul posto è stato effettuato un sopralluogo coordinato dalla dottoressa Cristina Cattaneo. Con lei c’erano avvocati e consulenti di parte, i vigili del fuoco, oltre al sostituto procuratore Laura Galli e le forze dell’ordine.
Chi ha operato, secondo gli esperti, lo ha fatto probabilmente dopo essere stato bene istruito sulle tecniche da utilizzare per cancellare ogni prova e rendere impossibile l’individuazione del corpo dalla superficie, anche con l’ausilio di cani molecolari e altre strumentazione all’avanguardia. Per poter effettuare il recupero, sarà necessario lavorare “a mano”, addirittura con un setaccio, per poter recuperare anche eventuali oggetti presenti nel terreno circostante. L’area interessata si trova all’interno del vecchio casolare, oltretutto in condizioni precarie dal punto di vista strutturale, con rischio di crolli e cedimenti.
Essendo già in corso un processo è stata la Corte d’assise a nominare l’anatomopatologa Cattaneo – che si è già occupata di vari casi di cronaca, da Yara Gambirasio a Stefano Cucchi – e l’archeologo forense Dominic Salsarola che svolgeranno le analisi medico legali. Danish – in carcere a Reggio Emilia dopo essere stato arrestato in Francia dove era fuggito – è stato accompagnato dalla polizia penitenziaria a Novellara e qui ha indicato ai carabinieri l’esatto punto dove fosse sepolto il cadavere. Danish deve rispondere delle accuse di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, cugini di Saman – entrambi in carcere, sempre a Reggio Emilia, arrestati rispettivamente il 31 maggio 2021 in Francia e il 14 febbraio 2022 in Spagna – al padre Shabbar, arrestato una settimana fa nel Punjab dalla polizia federale pachistana in virtù del mandato di cattura nazionale e internazionale e la madre Nazia Shaheen, ancora latitante e ricercata dall’Interpol in Pakistan. Tutti e cinque sono stati rinviati a giudizio dal tribunale di Reggio Emilia dove sono attesi il 10 febbraio quando inizierà il processo in dibattimento.
Cronaca Nera
Saman Abbas, il padre dal Pakistan: “Mia figlia è viva”. Si prosegue con il recupero dei resti nel casolare
I resti non sono in un sacco e questo rende molto complicato il recupero. Ieri sul posto è stato effettuato un sopralluogo coordinato dalla dottoressa Cristina Cattaneo. Con lei c’erano avvocati e consulenti di parte, i vigili del fuoco, oltre al sostituto procuratore Laura Galli e le forze dell’ordine.
“Mia figlia è viva”. Dal Pakistan arriva la dichiarazione di Shabbar Abbas che avrebbe detto al giudice, che deve decidere sulla richiesta di estradizione dell’Italia, che Saman non è morta. Shabbar è accusato dalla Procura di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Gaetano Calogero Paci e dai carabinieri di omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con altri quattro familiari. Ma gli inquirenti e gli investigatori, affiancati dai periti, stanno per recuperare quelli che sono con tutta probabilità di resti della 18enne pakistana scomparsa dalla notte del 30 aprile 2021 dopo essersi opposta a un matrimonio combinato con il cugino in patria.
Il corpo, trovato sotto terra vicino un casolare abbandonato nelle campagne del comune di Novellara (Reggio Emilia), si trova a una profondità di circa due metri seppellito, come spiega Il Resto del Carlino, con una tecnica ben precisa che ricorda addirittura le tombe etrusche e romane. Si trova sotto uno strato di rottami e materiale inerte e poi la terra argillosa. Il sopralluogo eseguito ieri non lascia dubbi sulla presenza di resti umani e quasi certamente sono di Saman Abbas, A fornire le indicazioni su dove recuperare il cadavere, a lungo cercato dagli inquirenti, è stato lo zio Danish Hasnain: l’uomo è ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. I resti non sono in un sacco e questo rende molto complicato il recupero. Ieri sul posto è stato effettuato un sopralluogo coordinato dalla dottoressa Cristina Cattaneo. Con lei c’erano avvocati e consulenti di parte, i vigili del fuoco, oltre al sostituto procuratore Laura Galli e le forze dell’ordine.
Chi ha operato, secondo gli esperti, lo ha fatto probabilmente dopo essere stato bene istruito sulle tecniche da utilizzare per cancellare ogni prova e rendere impossibile l’individuazione del corpo dalla superficie, anche con l’ausilio di cani molecolari e altre strumentazione all’avanguardia. Per poter effettuare il recupero, sarà necessario lavorare “a mano”, addirittura con un setaccio, per poter recuperare anche eventuali oggetti presenti nel terreno circostante. L’area interessata si trova all’interno del vecchio casolare, oltretutto in condizioni precarie dal punto di vista strutturale, con rischio di crolli e cedimenti.
Essendo già in corso un processo è stata la Corte d’assise a nominare l’anatomopatologa Cattaneo – che si è già occupata di vari casi di cronaca, da Yara Gambirasio a Stefano Cucchi – e l’archeologo forense Dominic Salsarola che svolgeranno le analisi medico legali. Danish – in carcere a Reggio Emilia dopo essere stato arrestato in Francia dove era fuggito – è stato accompagnato dalla polizia penitenziaria a Novellara e qui ha indicato ai carabinieri l’esatto punto dove fosse sepolto il cadavere. Danish deve rispondere delle accuse di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, cugini di Saman – entrambi in carcere, sempre a Reggio Emilia, arrestati rispettivamente il 31 maggio 2021 in Francia e il 14 febbraio 2022 in Spagna – al padre Shabbar, arrestato una settimana fa nel Punjab dalla polizia federale pachistana in virtù del mandato di cattura nazionale e internazionale e la madre Nazia Shaheen, ancora latitante e ricercata dall’Interpol in Pakistan. Tutti e cinque sono stati rinviati a giudizio dal tribunale di Reggio Emilia dove sono attesi il 10 febbraio quando inizierà il processo in dibattimento.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.