Bradley Cooper sarà il protagonista del nuovo film di Steven Spielberg basato sul personaggio di Frank Bullitt, il poliziotto di San Francisco reso celebre dall’interpretazione iconica con dolcevita di Steve McQueen nel film Bullitt del 1968. Variety spiega che lo script è in mano a Josh Singer, autore delle sceneggiature di Spotlight e The Post, e che l’operazione è in fase di sviluppo nei cantieri creativi della produzione Warner Bros. Warner che produsse e distribuì il film originale diretto da Peter Yates, basato sul romanzo Mute witness. La figura del silente detective che indaga sulla morte di un pentito di mafia è diventata presto l’interpretazione più visivamente riconoscibile e magnetica del più maturo McQueen. Memorabile ad esempio l’inseguimento per le strade di San Francisco dove McQueen alla guida della sua Ford Mustang (truccatissima) verde scura si accorge di essere inseguito da due sicari su una Dodge nera e da preda diventa magistralmente inseguitore.
Bullitt divenne peraltro un imponente successo al box office: 4 i milioni di dollari budget per un ricavo di 42 milioni di dollari. Secondo Deadline Cooper produrrà anche il film ad oggi ancora senza titolo assieme a Spielberg e a Kristie Macosko Krieger che sta producendo Maestro, il film ora in post produzione di cui Cooper è regista e protagonista nei panni del direttore d’orchestra Leonard Bernstein. Anche i figli di Steve McQueen, Chad, e la nipote, Molly saranno tra gli executive di quello che non sarà assolutamente un remake, ma una sorta di spin off dell’originale. Tra l’altro sembra sia stato proprio Spielberg a spingere Cooper alla regia di Maestro dopo aver visto il buon lavoro fatto dietro la macchina da presa con A star is born. Le strade tra la star di Hollywood e uno dei registi più famosi al mondo si incontrano così di nuovo dopo che nel 2012 Cooper era stato scelto dal regista di E.T per interpretare il Chris Kyle di American Sniper. Nonostante il soggetto di Spielberg avesse al centro più un duello tra il cecchino statunitense Kyle e quello mediorientale, poi diventato nella versione di Clint Eastwood un vero e proprio scavo sul senso di responsabilità civile del protagonista, Cooper era stato il punto fermo del progetto iniziale targato Spielberg. Due, infine, i tentativi falliti di ri-portare Bullitt al cinema: uno con Brad Pitt e un altro con Jason Statham.