Cronaca

Covid, in una settimana 29.122 i casi di positività e 580 morti. Trend in crescita

Il 17 novembre il totale dei casi era pari a 24.031.538 rispetto ai 24.260.660 del 24 novembre, i decessi totali sono passati da 180.518 a 181.098

Sono 229.122 i casi di Covid 19 e 580 i morti nella settimana dal 17 al 24 novembre in Italia, secondo i dati aggiornati del bollettino, ormai settimanale, pubblicato oggi dal ministero della Salute. Si conferma il trend in crescita rispetto alla settimana scorsa quando i casi erano stati 208.346 casi e i decessi 533. Il 17 novembre il totale dei casiera pari a 24.031.538 rispetto ai 24.260.660 del 24 novembre, i decessi totali sono passati da 180.518 a 181.098. Al 24 novembre i ricoverati con sintomi sono 7.613 rispetto ai 6.981 del 17 novembre (+632), mentre i pazienti in terapia intensiva passano da 247 a 250 (+3). Il totale dei tamponi effettuati è pari a 257.057.363 contro 255.780.377 al 17 novembre, per un totale di 1.276.986 nell’ultima settimana.

I dati del Covid “sono in ripresa perché era abbastanza atteso che ci potesse essere, soprattutto prima di Natale, un nuovo rialzo. Ma non c’è niente di nuovo tra i virus che circolano perché si tratta più o meno delle stesse varianti che c’erano anche prima, con la piccola eccezione della variante cosiddetta Cerberus”, BQ.1.1 e la sua famiglia BQ.1, “che ormai sarà tra il 30% e il 50% dei casi isolati. Dunque niente di nuovo e niente di allarmante, se non l’invito – per chi non lo avesse già fatto tra gli ultra sessantenni – a vaccinarsi, facendo la dose booster contro questo virus e soprattutto la vaccinazione contro l’influenza che, questa sì, sta galoppando – dice il virologo Massimo Clementi all’Adnkronos – Per quanto riguarda l’influenza non si tratta di casi drammatici dal punto di vista clinico – puntualizza l’esperto che ha diretto per anni il Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – però dopo due anni di stasi mostra questa ripresa. Quindi è importante che le persone più a rischio” per età e condizioni di fragilità “si proteggano”.