Il 24 ottobre 2022, intorno alle ore 23, ho tentato di entrare all’interno del mio account di Facebook, tuttavia il telefono indicava che il profilo era stato disabilitato. Dopo ripetuti tentativi, ho pensato ad un blocco temporaneo dovuto a qualche problema dei social ma né il giorno seguente né i successivi è stato possibile rientrarne in possesso. La verità si è presto svelata, ero stato hackerato. Qualcuno aveva attinto al profilo e soprattutto alla carta di credito, utilizzando soldi (circa 600 euro ma temo siano di più) per non precisate promozioni pubblicitarie spam. Facebook a quel punto ha ritenuto che il mio account fosse compromesso provando a tutelarmi.

Nei consueti nove punti di questo blog vi svelo “il viaggio” dentro il personale calvario ad uso e consumo di Facebook.

1. Ora, specifico che il profilo privato a mio carico esiste soltanto in funzione delle diverse pagine pubbliche sulle quali convergono le attività legate alla musica; nella prima confluisce l’attività da dj, da giornalista, oltreché da blogger. Nella seconda viene, invece, testimoniata l’attività del Festival di cui sono Direttore artistico. Sono dunque due le pagine pubbliche rilevanti e connesse al profilo privato disabilitato, pagine con profilo business in cui convergono migliaia di followers.

Faccio un balzo all’indietro per fornire alcune specifiche facenti parte la policy della community in questione.

2. Perché Facebook disabilita un profilo?

Nelle condizioni di utilizzo, che l’utente accetta al momento dell’iscrizione, c’è un’ampia serie di divieti e Facebook avverte che “l’utente che abbia violato chiaramente, seriamente e reiteratamente le proprie condizioni o normative, fra cui in particolare gli standard della community”, rischia di vedersi sospendere o disabilitare l’account.

3. Facebook offre inoltre la possibilità di dimostrare alla persona alla quale viene disattivato l’account di fornire “prova tangibile che la pagina sia realmente sua” (così ho fatto). Concede l’opportunità di contattarli tramite un amico. Amico che non ha perso tempo, provvedendo tempestivamente ad aprire un reclamo (contatto ottenuto all’interno del social alla voce assistenza) a cui è arrivata, in effetti, una risposta da una impiegata di Meta Pro Team: Gentile Carlo, sono Valentina di Meta Pro. Comprendo quanto sia importante per Lei poter risolvere la situazione al più presto e ne capisco il forte e giustificato interesse. Con la presente mail la informo che il suo caso è correttamente sottoposto all’attenzione del nostro Team […].

4. Disabilitazione account Facebok: quali rimedi?

Il regolamento di Facebook consente alla società di disabilitare qualsiasi account privato, di propria iniziativa e senza dover fornire alcuna motivazione. L’utente disabilitato può però rivolgersi al supporto tecnico (Centro di Assistenza) inviando un messaggio o una e-mail per conoscere le ragioni della disattivazione.

5. In base a ciò, insieme all’amico Carlo abbiamo continuato a scrivere per poter ottenere qualche rassicurazione. Ho ricevuto una telefonata dalla Germania (sì, proprio dalla Germania), in cui l’impiegato mi ha spiegato che in effetti il profilo era stato hackerato e che quindi consigliavano di eseguire opportuna denuncia ai Carabinieri per poter riottenere i soldi estorti (oltre a bloccare la carta di credito). Alla domanda conseguente, collegata al riottenimento della gestione delle proprie pagine, non ha saputo rispondere, sostenendo che la sezione alla quale lui fa riferimento si occupa soltanto delle questioni commerciali, ma che avrebbero segnalato il caso.

6. Quali violazioni provocano la rimozione dell’account Facebook?

Facebook sottolinea nelle avvertenze che “in alcuni casi non possiamo inviare alcun avviso prima di disabilitare l’account; inoltre non possiamo ripristinare account che sono stati disabilitati per violazioni gravi”.

7. Nonostante i ripetuti tentativi di contattare Facebook, non mi è ancora possibile ottenere il recupero delle pagine. Ho tentato ogni possibile via. Forse la società ritiene che io sia l’hacker malfamato? Esiste qualcuno di voi cui è successo quanto accade al sottoscritto? Se la risposta è affermativa, scrivetemi, per favore.

8. Cancellazione profilo Facebook: si può essere risarciti?

Esistono diverse sentenze; il Tribunale di Bologna ha condannato Facebook al risarcimento dei danni provocati ad un iscritto per l’immotivata cancellazione del suo profilo (qui l’articolo per intero). Il Tribunale ha riconosciuto espressamente che si possono chiedere i danni a Facebook se cancella il profilo, poiché “la rimozione di contenuti e la sospensione o cancellazione di account è prevista soltanto per le giuste cause indicate nel regolamento contrattuale”.

9. Ora, che fare? La questione impedisce la produttività di una buona parte del lavoro che svolgo come dj; ciò sta recando un danno grave, anche irreparabile, alla possibilità di continuare a pubblicizzare le serate, utilizzando la rete di contatti sociali costruita sulla piattaforma; e questa è soltanto una parte dei problemi che la situazione in divenire potrebbe recarmi. Non è forse vero che l’identità personale delle persone viene oggi costruita e rinforzata anche sulle reti sociali? La mia disattivazione – a conti fatti – viola il diritto di libera espressione del pensiero come tutelato dalla Costituzione. E capisco che la messa in sicurezza dell’account richieda tempo ma in quale misura si traduce questo tempo? Perché non è possibile contattare telefonicamente in maniera esaustiva Facebook? Negli Stati Uniti esiste un servizio telefonico a disposizione, perché in Italia non è previsto?

Ai giorni nostri ho dato mandato al mio avvocato, cercando di capire come uscire da tale assurda situazione. Vediamo che succede. Vi lascio qui, nonostante tutto, la consueta playlist connessa ai post di questo blog. La potrete ascoltare gratuitamente sul mio canale Spotify.

Buon ascolto.

9 canzoni 9 … per (non) essere cancellati

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