Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - L'emicrania, che non è un semplice mal di testa, è la prima causa di invalidità tra le giovani donne e fonte di enormi costi per il Servizio sanitario nazionale. Oggi le nuove terapie, come gli anticorpi monoclonali, hanno liberato le persone che ne soffrono dagli attacchi frequenti. Importante compiere l'ultimo miglio per il riconoscimento della patologia da una malattia sociale a cronica. Di tutto questo si è discusso oggi alla Casa del Cinema di Roma all'evento 'EMpatia, EMpowerment, EMicrania - Vivere la vita', promosso da Organon Italia. L'incontro, che ha visto la partecipazione di numerose istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti nazionali e internazionali, è stato anche l'occasione per annunciare l'entrata di Organon, a livello global, nel network 'Migraine Friendly Workplace', promosso dall'associazione European Migraine Headache Alliance (Emha). Si tratta di una community di aziende impegnate per assicurare l'abbattimento degli stigmi e garantire l'inclusione delle persone con emicrania nella propria organizzazione.
L'emicrania è disabilitante e si caratterizza da dolore intenso e pulsante alla testa che può durare ore o giorni e che spesso si accompagna a nausea, vomito, aumento della sensibilità a luce, suoni, rumori e odori, affaticamento, ricorda una nota. Seconda malattia più disabilitante del genere umano, colpisce circa il 12% della popolazione mondiale e colpisce 3 volte di più le donne rispetto agli uomini. In Italia, si stima che circa 6 milioni di persone ne soffrano: 4 milioni sono donne. L'emicrania cronica può influire negativamente sulla vita relazionale, sentimentale su carriera, istruzione, sicurezza finanziaria, salute mentale. In un sondaggio, il 25% delle donne che ne soffrono ha riferito che i sintomi depressivi ed ansiosi erano correlati agli attacchi di emicrania e disturbi del sonno.
"E' fondamentale - afferma Cristina Tassorelli, direttore Headache Science Centre Irccs Mondino, Past President International Headache Society (Ihs), professore ordinario e direttore Scuola di specializzazione di Neurologia dell'Università degli Studi di Pavia - creare una cultura dell'emicrania, una consapevolezza sociale della gravità di questa patologia, che possa eliminare eventuali stigmi e che possa portare alla luce il vissuto delle persone. E' altrettanto importante che i pazienti siano a conoscenza di tutti i possibili percorsi di cura. Occorre assicurare al paziente, in relazione alla forma e alla severità della malattia, all'età, al genere, alle condizioni e ai fattori che hanno un impatto sulla sintomatologia, un sistema di cure in linea con gli standard europei, le linee guida e con il progresso delle conoscenze medico-scientifiche".
La sovrapposizione con il mal di testa è fuorviante ed è spesso causa di mancata o ritardata diagnosi. Uno studio europeo condotto in 10 Paesi ha evidenziato che il 40% dei pazienti ha dovuto aspettare più di 5 anni per una prescrizione dopo la diagnosi. "L'emicrania è una delle patologie neurologiche più studiate e sulle quali è disponibile un gran numero di opzioni terapeutiche - spiega Piero Barbanti, direttore Unità per la cura e la ricerca su Cefalee e dolore dell'Irccs San Raffaele di Roma, professore associato di Neurologia all'Università San Raffaele di Roma e presidente Aic, Associazione italiana per la lotta contro le cefalee - L'armamentario terapeutico prevede farmaci per la terapia acuta con antinfiammatori, triptani e gepanti, volta ad alleviare i sintomi durante un attacco emicranico. Abbiamo poi la terapia di profilassi, mirata a prevenire o ridurre la severità degli attacchi che include anticonvulsivanti, betabloccanti, calcioantagonisti, antidepressivi e tossina botulinica, oltre ai recenti farmaci innovativi. Tra questi, gli anticorpi monoclonali anti-Cgrp sono nuovi farmaci specifici e selettivi, che hanno dato ottimi risultati nel ridurre significativamente i sintomi e gli attacchi emicranici già dalle prime somministrazioni, con eccellente tollerabilità. Tali farmaci consentono ai pazienti di ritornare a vivere ogni momento della vita in maniera piena e presente. Ciononostante, non sono ancora utilizzati a sufficienza e come prima scelta terapeutica, diversamente da quanto raccomandato dalle linee guida europee".
In Italia l'impatto economico della malattia è stimato intorno ai 20 miliardi di euro all'anno, dovuto a costi diretti (farmaci, visite mediche, test diagnostici, ricoveri ospedalieri) e costi indiretti (perdita di giornate lavorative, ridotta efficienza produttiva, tempo richiesto per la gestione della malattia e sottratto ad attività extra-lavorative). Questi ultimi rappresentano il 90% del costo complessivo.
"Organon è impegnata tutti i giorni a favorire la salute delle donne concentrandosi su quelle patologie che colpiscono in modo disproporzionale l'universo femminile - sottolinea Flavia Binetti, Organon Italia - L'emicrania rappresenta oggi una delle nostre priorità strategiche. Desideriamo offrire non solo la nostra proposta di valore nella cura e nella prevenzione di questa patologia, ma anche presentarci come partner di riferimento per supportare medici e pazienti nella costruzione di una alleanza terapeutica fondata sull'educazione e il dialogo. A dimostrazione del nostro impegno quotidiano nell'emicrania, siamo orgogliosi di essere entrati a far parte, a livello globale, del network 'Migraine friendly workplace' promosso da Emha. La partecipazione di Organon a questa iniziativa è parte integrante della nostra cultura che mira a creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano supportati, compresi e incoraggiati a gestire efficacemente la propria salute. Siamo fieri di questo riconoscimento e motivati nel proseguire in questo percorso di benessere e di crescita dalla nostra cultura aziendale fondata sull’inclusione e le pari opportunità".
Spesso si tende a banalizzare la problematica e a dare una lettura distorta delle effettive gravi limitazioni fisiche e cognitive che accompagnano la crisi emicranica. "I pazienti vivono una pesante stigmatizzazione per la mancata comprensione da parte del mondo esterno degli effetti disabilitanti dell'emicrania, in particolare da parte di colleghi e datori di lavoro - rimarca Elena Ruiz de la Torre, Executive Director Emha - Riconoscere l'esistenza di aziende che dimostrano responsabilità e sensibilità nei confronti dei propri dipendenti con emicrania e che mettono in campo iniziative per abbattere lo stigma e favorire l'inclusione è certamente un grande passo in avanti. Per questo siamo molto felici di annoverare Organon nella community 'migraine friendly' di aziende promossa dalla nostra associazione".
Appare fondamentale - concordano gli esperti - affrontare l'emicrania con un approccio olistico che includa la cura e la prevenzione attraverso l'utilizzo tempestivo delle nuove terapie come gli anticorpi monoclonali e preveda un lavoro congiunto di tutti i professionisti che ruotano intorno alla patologia con una presa in carico multidisciplinare del paziente. L'auspicio è che l'emicrania sia oggetto di attenzione da parte delle Istituzioni ad ogni livello, per garantirne il riconoscimento di malattia cronica all'interno del Piano nazionale sulla cronicità, alla stregua del diabete e dell'insufficienza renale cronica che portano con sé minori costi rispetto all'emicrania.
Economia & Lobby
La crisi globale del diesel, tra prezzi alti e forniture ridotte. In Italia la situazione rischia di precipitare con lo stop della raffineria di Priolo
I prezzi alti sono qui per restare. L'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) ha avvertito che quella del gasolio potrebbe essere la prossima crisi che dovrà affrontare l'Europa nell'ambito di un mercato che sta diventando sempre più "sottile" per effetto delle sanzioni alla Russia. "È certamente la più grande crisi del diesel che abbia mai visto", dice Dario Scaffardi, ex numero uno della raffineria Saras
Il calo delle quotazioni del petrolio del 10% nelle ultime due settimane ha portato qualche sollievo agli automobilisti. Sollievo che rischia di essere velocemente offuscato dall’imminente riduzione dello sconto fiscale deciso dal governo Meloni. La benzina si compra oggi in modalità a 1,68 euro al litro mentre il gasolio è, in media, a 1,77 euro. Permane quindi questa insolita situazione con il gasolio che costa sensibilmente di più della benzina. Perché? Il gasolio è il prodotto raffinato dal petrolio che ha uno spettro di impieghi molto più ampio rispetto alla benzina. Lo usano i camion, le navi, i treni, macchine industriali e per le costruzioni e l’agricoltura. Per avere un termine di paragone in Italia si consuma, solo per l’autotrazione, una quantità di gasolio tripla rispetto alla benzina.
Ed è anche utilizzato per il riscaldamento e, in alcuni paesi, per produrre elettricità. Il prezzo del diesel è sotto pressione in tutto il mondo. Secondo calcoli citati dall’agenzia Bloomberg solo negli Stati Uniti è stimabile un impatto da 100 miliardi di dollari (96 miliardi di euro). Le riserve sono ai minimi ovunque, paesi come il Pakistan hanno iniziato a chiudere attività per la carenza di carburante. L’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) ha avvertito che quella del gasolio potrebbe essere la prossima crisi che dovrà affrontare l’Europa nell’ambito di un mercato che sta diventando sempre più “sottile” per effetto delle sanzioni alla Russia. “È certamente la più grande crisi del diesel che abbia mai visto”, dice a Bloomberg Dario Scaffardi, ex numero uno della raffineria Saras della famiglia Moratti. Una tensione che si ripercuote inevitabilmente sui prezzi, un barile di diesel (non il prezzo alla pompa) costa oggi il 70% in più di un anno fa e la differenza rispetto al costo della materia prima, il petrolio, è quintuplicata.
Durante la pandemia gli impianti di raffinazione più obsoleti e meno redditizi sono stati dismessi, la transizione verso fonti rinnovabili ha ridotto gli investimenti nel settore. Come risultato, solo negli Stati Uniti, la capacità di raffinazione giornaliera si è ridotta di un milione di barili, a livello globale la contrazione è stata di 3,5 milioni di barili. Naturalmente la guerra in Ucraina ha fatto precipitare una situazione già difficile. L’Europa è molto dipendente dal diesel, ogni anno importa circa 500 milioni di barili che, per lo più, provenivano dalla Russia. Da febbraio entreranno in vigore nuove sanzioni contro Mosca che dovrebbero ridurre ulteriormente le forniture di gasolio russo all’Europa. Parte di queste forniture sono già state rimpiazzate da spedizioni che arrivano dalla Cina e dall’India. Al di là del fatto che non di rado si tratta di prodotti ottenuti raffinando petrolio russo, si tratta di carichi comunque sensibilmente più costosi rispetto alle forniture del passato. In questo momento l’unico fattore calmierante sui prezzi è il rallentamento della crescita economica, a cominciare da quella cinese, che induce una riduzione dei consumi.
In Italia il problema potrebbe presto aggravarsi con lo stop della raffineria Lukoil di Priolo, in Sicilia. Da qui proviene circa un quinto dei prodotti raffinati consumati nel paese ma l’impianto è di proprietà russa. Al momento non è quindi in grado di comprare petrolio da altri paesi e si rifornisce unicamente dalla casa madre. Il prossimo 5 dicembre, con l’entrata in vigore dell’embargo sul petrolio russo, anche questo flusso potrebbe esaurirsi, a quel punto la raffineria sarebbe in grado di continuare a produrre solo per poche settimane. Una situazione non troppo diversa interessa due raffinerie tedesche, il governo di Berlino ha già avvisato del pericolo di una carenza di gasolio (e di kerosene per gli aerei) nei prossimi mesi e valuta nazionalizzazioni. Se per i paesi occidentali questa situazione significa soprattutto il rischio di dover pagare prezzi molto più alti di prima per assicurarsi le forniture, per nazioni economicamente meno solide il rischio è quello di rimanere letteralmente a secco e bloccare quindi attività produttive e mobilità. Oltre al già citato Pakistan ad essere in seria difficoltà sono anche Sri Lanka, Vietnam e Thailandia.
Gli adepti del “sacro mercato” amano ricordare che “il rimedio per i prezzi alti sono i prezzi alti”. Nel senso che le prospettive di guadagno attirano nuovi investimenti che ampliano l’offerta e quindi allentano la pressione sui prezzi provocandone una discesa. Contemporaneamente chi consuma sceglie più facilmente alternative o riduce l’utilizzo, alleggerendo la domanda. È un gioco di equilibrio in cui si cimentano abitualmente i grandi paesi produttori di greggio ma che, in questo caso, sembra difficile possa funzionare senza intoppi. Troppi i fattori in gioco che non dipendono da questioni prettamente economiche e di difficile prevedibilità.
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Manovra, Giorgetti a Bruxelles: “Elimineremo gli aiuti e i tagli alle tasse quando i prezzi dell’energia torneranno a livelli pre-crisi”
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Mondo
Trump: “Colloqui produttivi con Putin, buone chance di finire la guerra”. Da Mosca “cauto ottimismo”. Kiev: “Pronti a tregua di 30 giorni”
Politica
Giustizia, Delmastro boccia la riforma Nordio: “Così i pm divoreranno i giudici”. Poi tenta il dietrofront, ma spunta l’audio. Anm: “Il governo cala la maschera”
Lavoro & Precari
Urso ha la soluzione per l’auto in crisi: “Incentivi a chi si riconverte nella difesa, comparto in crescita”
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Domani, alle ore 11:30, a Roma, nell’Europa Experience-David Sassoli (piazza Venezia, 6), si svolgerà l’incontro con i promotori dell’appello (che ha superato le 5mila adesioni) “Per un’Europa libera e forte”, lanciato dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. L’appello, si legge nel testo, “nasce dall’urgenza invariata che il Manifesto di Ventotene tracciò durante il secondo conflitto mondiale, per un’Europa federale e per un nuovo europeismo in difesa delle democrazie liberali e delle libertà dei popoli”.
Previsti, tra gli altri, gli interventi di Carlo Calenda, segretario di Azione; Riccardo Magi, segretario di Più Europa; Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa; Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia viva; Christian Rocca, direttore de 'Linkiesta'; Nathalie Tocci e Nona Mikhelidze, dell’Istituto affari internazionali; Piero Fassino, deputato Pd; Alessandro Sterpa, professore dell’Università degli Studi della Tuscia; Sofia Ventura, professoressa dell’Università di Bologna; Vittorio Emanuele Parsi, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata; Stefano Ceccanti, professore dell'Università 'La Sapienza' di Roma; Giorgio Gori, eurodeputato Pd; Roberto Castaldi, politologo; Guy Verhofstadt, già Primo ministro del Belgio.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Nei Porti di Roma e del Lazio, il 2024 mette in luce un mercato delle crociere “fiorente”: sono 3.459.238 i crocieristi transitati nel corso dell’anno a Civitavecchia, in aumento del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2023; cifra che, stando alle previsioni, aumenterà di un ulteriore 2,8% alla fine dell’anno in corso. Lo riferisce l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, evidenziando che il nuovo record assoluto delle crociere traina anche il traffico totale dei passeggeri (crociere e autostrade del mare) che sfonda il muro dei 5 milioni (5.005.142).
Per quanto riguarda il settore delle merci, il network dei Porti di Roma e del Lazio, con un totale complessivo di poco più di 13 milioni di tonnellate di merci movimentate, registra una diminuzione pari al 6,5% (-905.333 tonnellate), legata – spiega l’Autorità – al calo delle merci solide del porto di Civitavecchia (-17,2%), in particolar modo al carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, ormai prossima alla chiusura in vista del previsto phase out di fine anno e dove, negli ultimi dodici mesi, si sono sbarcate poco più di 100 mila tonnellate.
“Il grosso della perdita di quasi un milione di tonnellate è imputabile, principalmente, alla chiusura della centrale a carbone Enel e a scelte nazionali e di sistema prese negli ultimi 10 anni che vanno ben oltre le nostre competenze e che sono state imposte all’Autorità e che sono, anche, fuori dalla facoltà di ogni singolo operatore di compensare questa perdita”, fa presente infatti il Commissario Straordinario dell’Adsp, Pino Musolino, assicurando che però “il sistema nel complesso comunque tiene, con dati molto significativi e importanti nei porti di Fiumicino e Gaeta soprattutto nelle rinfuse e a Civitavecchia i dati in generale sono positivi e confortanti, tenuto conto delle due importanti crisi che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2024, vedendoci allineati alle stime di traffico della stragrande maggioranza dei porti italiani e mediterranei. Restiamo comunque vigili e monitoriamo la questione di Torre Valdaliga Nord – conclude Musolino – che rappresenta una ferita importante e un grande limite alla pianificazione e alla possibilità di fare dei ragionamenti concreti per il prossimo futuro rispetto al nostro sistema portuale”.
Si conferma il trend di crescita dei crocieristi imbarcati e sbarcati nel porto di Roma (+5,7%) che continua a caratterizzarsi sempre più come “home port”. In aumento anche il numero degli accosti delle città galleggianti che, con un totale di 841, crescono di 32 unità (+4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E si registra un incremento percentuale, rispetto al 2023, delle altre categorie di rinfuse solide nel porto di Civitavecchia: la categoria dei “prodotti metallurgici, minerali di ferro…”, cresce del 54% per un totale di 546.990 tonnellate movimentate (+191.766), mentre è pari al 198,6% l’incremento della categoria “minerali grezzi, cementi e calci” che movimenta 175.991 tonnellate totali (+117.060 rispetto al 2023). In crescita anche le rinfuse liquide (+15,6%; +161.474), per un totale di 1.194.688 tonnellate.
Nella categoria “automezzi”, si segnala la crescita dell’8,3% (+15.390) delle “auto in polizza” per un totale di 200.969 auto movimentate. Segnali positivi dal porto di Fiumicino che registra un costante aumento (+10,6%) del traffico complessivo, costituito essenzialmente dai prodotti raffinati che servono l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, che superano i 3,4 milioni di tonnellate totali (3.414.153). Nel porto di Gaeta si evidenzia l'incremento del 17,8% delle merci solide (782.377 tonnellate totali) che bilanciano il calo del 10,8% delle merci liquide e contribuiscono, così, a mantenere sostanzialmente stabile il traffico complessivo del porto gaetano che, in totale, movimenta 1.799.438 tonnellate.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, ha presentato stamane alla Camera la proposta di riforma della legge 54/2006 sull’affidamento condiviso dei minori. L’iniziativa, promossa, con il contributo della senatrice Paola Binetti, mira a correggere le criticità della normativa vigente che, in molti casi, ha esposto i bambini al rischio di rimanere in contatto con genitori maltrattanti. “Nel 2023 le Forze di Polizia -spiega una nota- hanno ricevuto oltre 13.700 richieste di intervento per violenza domestica e negli ultimi cinque anni 427.000 minori sono stati esposti a maltrattamenti. In circa il 42% dei casi le violenze si sono consumate alla presenza dei bambini, con conseguenze devastanti sul loro sviluppo psicologico ed emotivo”.
“La proposta di legge punta a introdurre criteri più stringenti per l’affidamento, prevedendo l'affido esclusivo al genitore non violento nei casi di maltrattamento, il divieto dell’utilizzo della Sindrome di alienazione parentale (Pas) nei tribunali e procedure d’urgenza per la tutela dei minori”.
“La sicurezza dei bambini deve venire prima di qualsiasi principio astratto di bigenitorialità evitando che vengano affidati a genitori violenti” ha affermato Cesa, sottolineando l’importanza di una riforma che garantisca ai minori un futuro protetto. “Da sempre impegnati nella difesa della dignità della famiglia sottolineiamo l'urgenza di proteggere i figli da ogni situazioni di abuso” ha aggiunto Binetti, sostenendo che la famiglia deve restare un luogo di amore e crescita e non di paura e coercizione.
Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - L'emicrania, che non è un semplice mal di testa, è la prima causa di invalidità tra le giovani donne e fonte di enormi costi per il Servizio sanitario nazionale. Oggi le nuove terapie, come gli anticorpi monoclonali, hanno liberato le persone che ne soffrono dagli attacchi frequenti. Importante compiere l'ultimo miglio per il riconoscimento della patologia da una malattia sociale a cronica. Di tutto questo si è discusso oggi alla Casa del Cinema di Roma all'evento 'EMpatia, EMpowerment, EMicrania - Vivere la vita', promosso da Organon Italia. L'incontro, che ha visto la partecipazione di numerose istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti nazionali e internazionali, è stato anche l'occasione per annunciare l'entrata di Organon, a livello global, nel network 'Migraine Friendly Workplace', promosso dall'associazione European Migraine Headache Alliance (Emha). Si tratta di una community di aziende impegnate per assicurare l'abbattimento degli stigmi e garantire l'inclusione delle persone con emicrania nella propria organizzazione.
L'emicrania è disabilitante e si caratterizza da dolore intenso e pulsante alla testa che può durare ore o giorni e che spesso si accompagna a nausea, vomito, aumento della sensibilità a luce, suoni, rumori e odori, affaticamento, ricorda una nota. Seconda malattia più disabilitante del genere umano, colpisce circa il 12% della popolazione mondiale e colpisce 3 volte di più le donne rispetto agli uomini. In Italia, si stima che circa 6 milioni di persone ne soffrano: 4 milioni sono donne. L'emicrania cronica può influire negativamente sulla vita relazionale, sentimentale su carriera, istruzione, sicurezza finanziaria, salute mentale. In un sondaggio, il 25% delle donne che ne soffrono ha riferito che i sintomi depressivi ed ansiosi erano correlati agli attacchi di emicrania e disturbi del sonno.
"E' fondamentale - afferma Cristina Tassorelli, direttore Headache Science Centre Irccs Mondino, Past President International Headache Society (Ihs), professore ordinario e direttore Scuola di specializzazione di Neurologia dell'Università degli Studi di Pavia - creare una cultura dell'emicrania, una consapevolezza sociale della gravità di questa patologia, che possa eliminare eventuali stigmi e che possa portare alla luce il vissuto delle persone. E' altrettanto importante che i pazienti siano a conoscenza di tutti i possibili percorsi di cura. Occorre assicurare al paziente, in relazione alla forma e alla severità della malattia, all'età, al genere, alle condizioni e ai fattori che hanno un impatto sulla sintomatologia, un sistema di cure in linea con gli standard europei, le linee guida e con il progresso delle conoscenze medico-scientifiche".
La sovrapposizione con il mal di testa è fuorviante ed è spesso causa di mancata o ritardata diagnosi. Uno studio europeo condotto in 10 Paesi ha evidenziato che il 40% dei pazienti ha dovuto aspettare più di 5 anni per una prescrizione dopo la diagnosi. "L'emicrania è una delle patologie neurologiche più studiate e sulle quali è disponibile un gran numero di opzioni terapeutiche - spiega Piero Barbanti, direttore Unità per la cura e la ricerca su Cefalee e dolore dell'Irccs San Raffaele di Roma, professore associato di Neurologia all'Università San Raffaele di Roma e presidente Aic, Associazione italiana per la lotta contro le cefalee - L'armamentario terapeutico prevede farmaci per la terapia acuta con antinfiammatori, triptani e gepanti, volta ad alleviare i sintomi durante un attacco emicranico. Abbiamo poi la terapia di profilassi, mirata a prevenire o ridurre la severità degli attacchi che include anticonvulsivanti, betabloccanti, calcioantagonisti, antidepressivi e tossina botulinica, oltre ai recenti farmaci innovativi. Tra questi, gli anticorpi monoclonali anti-Cgrp sono nuovi farmaci specifici e selettivi, che hanno dato ottimi risultati nel ridurre significativamente i sintomi e gli attacchi emicranici già dalle prime somministrazioni, con eccellente tollerabilità. Tali farmaci consentono ai pazienti di ritornare a vivere ogni momento della vita in maniera piena e presente. Ciononostante, non sono ancora utilizzati a sufficienza e come prima scelta terapeutica, diversamente da quanto raccomandato dalle linee guida europee".
In Italia l'impatto economico della malattia è stimato intorno ai 20 miliardi di euro all'anno, dovuto a costi diretti (farmaci, visite mediche, test diagnostici, ricoveri ospedalieri) e costi indiretti (perdita di giornate lavorative, ridotta efficienza produttiva, tempo richiesto per la gestione della malattia e sottratto ad attività extra-lavorative). Questi ultimi rappresentano il 90% del costo complessivo.
"Organon è impegnata tutti i giorni a favorire la salute delle donne concentrandosi su quelle patologie che colpiscono in modo disproporzionale l'universo femminile - sottolinea Flavia Binetti, Organon Italia - L'emicrania rappresenta oggi una delle nostre priorità strategiche. Desideriamo offrire non solo la nostra proposta di valore nella cura e nella prevenzione di questa patologia, ma anche presentarci come partner di riferimento per supportare medici e pazienti nella costruzione di una alleanza terapeutica fondata sull'educazione e il dialogo. A dimostrazione del nostro impegno quotidiano nell'emicrania, siamo orgogliosi di essere entrati a far parte, a livello globale, del network 'Migraine friendly workplace' promosso da Emha. La partecipazione di Organon a questa iniziativa è parte integrante della nostra cultura che mira a creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano supportati, compresi e incoraggiati a gestire efficacemente la propria salute. Siamo fieri di questo riconoscimento e motivati nel proseguire in questo percorso di benessere e di crescita dalla nostra cultura aziendale fondata sull’inclusione e le pari opportunità".
Spesso si tende a banalizzare la problematica e a dare una lettura distorta delle effettive gravi limitazioni fisiche e cognitive che accompagnano la crisi emicranica. "I pazienti vivono una pesante stigmatizzazione per la mancata comprensione da parte del mondo esterno degli effetti disabilitanti dell'emicrania, in particolare da parte di colleghi e datori di lavoro - rimarca Elena Ruiz de la Torre, Executive Director Emha - Riconoscere l'esistenza di aziende che dimostrano responsabilità e sensibilità nei confronti dei propri dipendenti con emicrania e che mettono in campo iniziative per abbattere lo stigma e favorire l'inclusione è certamente un grande passo in avanti. Per questo siamo molto felici di annoverare Organon nella community 'migraine friendly' di aziende promossa dalla nostra associazione".
Appare fondamentale - concordano gli esperti - affrontare l'emicrania con un approccio olistico che includa la cura e la prevenzione attraverso l'utilizzo tempestivo delle nuove terapie come gli anticorpi monoclonali e preveda un lavoro congiunto di tutti i professionisti che ruotano intorno alla patologia con una presa in carico multidisciplinare del paziente. L'auspicio è che l'emicrania sia oggetto di attenzione da parte delle Istituzioni ad ogni livello, per garantirne il riconoscimento di malattia cronica all'interno del Piano nazionale sulla cronicità, alla stregua del diabete e dell'insufficienza renale cronica che portano con sé minori costi rispetto all'emicrania.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - "Previste oltre 10.000 persone, con molte adesioni dal mondo dei liberi sindacati, della piccola media impresa, della cultura, e con la spontanea partecipazione di decine di comitati di cittadini. Nonostante il black out dell'informazione che accende i riflettori solo sulla manifestazione guerrafondaia voluta da 'Repubblica' e Michele Serra, noi saremo l'unica piazza della pace e della sovranità del popolo italiano contro un'Europa del riarmo che dimentica ogni questione sociale e vuole spendere in armamenti i soldi destinati a sanità, stato sociale, politiche per il lavoro e attività produttive. L'Italia apartitica, quella della bandiera italiana citata nella Costituzione che ripudia i conflitti bellici come risoluzione delle controversie sarà a la Bocca della Verità, sabato 15 alle ore 15:30, contro l'Europa di Von der Leyen che vorrebbe mandarci a morire per l'Ue". Ad affermarlo, Marco Rizzo e Francesco Toscano, che hanno indetto la manifestazione apartitica sotto il tricolore per la pace e la sovranità.