Un professore, Angelo Giuseppe Bastone, indagato per molestie sessuali e tentata estorsione, e una dirigente scolastica, Jolanda Maletta, accusata di non aver denunciato i presunti abusi subiti dalle sue studentesse. La procura di Cosenza ha chiuso le indagini su quanto avvenuto in questi anni al liceo Valentini-Majorana di Castrolibero che, lo scorso febbraio, è salito agli onori della cronaca perché gli studenti hanno occupato l’istituto manifestando pubblicamente contro l’atteggiamento del professore. La protesta dei ragazzi è andata avanti per giorni tanto da spingere il ministero dell’Istruzione prima a inviare gli ispettori e poi a sostituire la dirigente scolastica che non aveva preso provvedimenti contro il professore di matematica del liceo.

A meno di dieci mesi la procura, guidata da Mario Spagnuolo, ha concluso le indagini e i pm hanno individuato le quattro studentesse parti offese. A due di loro, “facendo la mano morta”, l’insegnante avrebbe tentato di toccare il seno e di accarezzarle lungo la schiena. Se con la prima non ci è riuscito “a causa della condotta tenuta dalla vittima che si divincolava”, alla seconda avrebbe “cinto le spalle con un braccio” e “con la scusa di indicarle gli esercizi sul foglio” – si legge nel capo di imputazione – “le sfiorava il seno, così costringendola a subire i predetti atti sessuali”. Il tutto “con l’aggravante di aver commesso il fatto all’interno di un istituto di istruzione”.

A una terza ragazza, stando alle accuse, è andata peggio: il professore Bastone le avrebbe rivolto “frasi gravemente offensive ed umilianti”. “Le chiedeva – scrivono i magistrati – se avesse fretta di andare a lavorare e a che ora l’avrebbe trovata sulla statale 106 per ‘chiederle una botta’“. “Tranquilla polpetta, non ti faccio niente, non ti mangio, ci facciamo solo qualche carezzina”. “Con questa coda sembri proprio una cavalla da montare”. Sono le parole del prof che avrebbe pure chiesto alla ragazza di andare alla lavagna e “leggere ad alta voce la definizione di ‘farchinoria’ (pratica sessuale di gruppo con animali)”.

Dalle molestie si è passati alla tentata estorsione: il 9 giugno 2018 una studentessa è stata minacciata di non superare la sufficienza in matematica qualora non si fosse scattata una foto al seno. Alla stessa, infatti, “le porgeva il proprio telefono cellulare con la telecamera aperta, così ponendo in essere atti idonei e diretti in modo univoco a costringere la vittima ad assecondare le sue richieste”. Che sono state puntualmente rifiutate dalla ragazza che si è rivolta lo stesso giorno alla dirigente scolastica Jolanda Maletta. Con quest’ultima ci sarebbe stata anche una riunione, tenutasi il 28 giugno dello stesso anno, a cui ha partecipato oltre alla studentessa anche il professore Bastone. “In qualità di pubblico ufficiale”, però, la preside avrebbe dovuto segnalare gli abusi dell’insegnante all’autorità giudiziaria. Non lo ha fatto e adesso anche lei è indagata per omessa denuncia.

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