Dopo aver vietato le fasce da capitano "One Love" per i diritti Lgbt, l’organo di governo del calcio mondiale cerca di porre rimedio evitando la censura anche sulle tribune
Dopo aver vietato le fasce da capitano “One Love” per i diritti Lgbt, la Fifa cerca di mettere una pezza ed esorta gli organizzatori dei Mondiali in Qatar a consentire la presenza di oggetti color arcobaleno negli stadi. La circostanza viene riferita da alcune fonti alla Dpa, l’agenzia di stampa tedesca.
L’organo di governo del calcio mondiale aveva dichiarato prima dei Mondiali che i colori simbolo della comunità Lgbt sarebbero stati ammessi negli otto stadi della Coppa del Mondo. Ma i tifosi di varie squadre hanno affermato che tali oggetti, tra cui bandiere, bracciali, fasce antisudore e cappelli, sono stati confiscati dal personale di sicurezza negli stadi nei primi giorni. La federazione gallese aveva detto giovedì che gli oggetti sarebbero stati consentiti per la partita di venerdì contro l’Iran e che agli operatori della sede era stato detto di agire secondo le regole stabilite prima del torneo.
L’omosessualità è un reato penale in Qatar, ma i funzionari hanno affermato che tutti sono i benvenuti e rispetteranno le regole stabilite dalla Fifa. Fatto sto che la censura dell’organizzazione oggi è piombata anche sui diritti delle donne: sempre durante la partita tra Galles e Iran, infatti, la sicurezza ha sequestrato magliette e bandiere con la scritta “Woman Life Freedom”, esibita a sostegno della protesta per i diritti delle donne in Iran. Uno scandalo andato in scena sotto gli occhi della Fifa, proprio nella giornata contro la violenza sulle donne.