Avevo già scritto su Ischia e potrei anche fare un copia ed in incolla. Gli eventi sono diversi: sisma e frana. Ma la forza distruttiva e gli effetti sul territorio sono gli stessi. Io che sono da sempre favorevole al turismo culturale, naturalistico ed anche semplicemente ludico ho sempre predicato nel contempo, il riuso dell’esistente e la verifica preventiva del rischio idrogeologico e sismico.

Un anno dopo la tragedia del 2017, ad Ischia, venne varato il discutibile “Decreto Genova” discutibile sia per la città della Lanterna, sia per il colpo di spugna sulle terrificanti costruzioni abusive nell’isola. Furono condonate circa 20.000 costruzioni nella sola Casamicciola, 6.000 circa, addirittura alcune senza un preventivo progetto e “riabilitate” dai firmaioli, cioè quei professionisti, mi duole definirli così, che senza una preliminare verifica sulla tenuta statica, sui materiali, sull’impatto ambientale, le hanno sanate.

Purtroppo chi indica ai sindaci la pericolosità di alcune zone, consiglia di evitare di concedere l’abitabilità a costruzioni che non ne hanno titolo. Viene visto come un ostacolatore dell’economia, quelli che mettono il sigillo fasullo di legittimità, sono viceversa i facilitatori quelli affidabili e veri amici dello sviluppo.

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