La vittima si chiama Nicola Di Rienzo, aveva precedenti per furto. Il minorenne ha fatto fuoco cinque volte, colpendolo al torace e alle spalle dopo un breve inseguimento. Si tratta del quindicesimo omicidio in provincia di Foggia dall'inizio dell'anno
Ha raccontato di essere stato minacciato: “Voleva che io rubassi per lui altrimenti gli avrei dovuto dare 500 euro al mese”. Per questo, a 17 anni, si è armato di pistola e ha fatto fuoco, uccidendo un giovane di poco più grande di lui. Poi dopo qualche ora si è presentato negli uffici della questura per confessare l’omicidio. Si uccide anche per questo a Foggia. Questa volta il teatro del quindicesimo omicidio del 2022 nella provincia pugliese, il quarto negli ultimi cinquanta giorni, è stato un parco pubblico. Il presunto assassino, come era già avvenuto a Orta Nova e a San Severo negli scorsi mesi, è un minorenne.
La vittima si chiama Nicola Di Rienzo, aveva 21 anni e precedenti per furto. Il minorenne ha fatto fuoco cinque volte, colpendolo al torace e alle spalle dopo una breve colluttazione. “Voleva che io rubassi per lui altrimenti gli avrei dovuto dare 500 euro al mese”, ha spiegato il giovane alla pm Gianna Maria Nanna dopo un ora e mezza di interrogatorio. Secondo quanto ricostruito dallo stesso 17enne, incensurato, domenica pomeriggio ha accettato di incontrare Di Rienzo dopo ripetuti rifiuti.
Il 17enne temeva che l’altro giovane, quattro anni più grande di lui, lo accoltellasse e per questo si è presentato all’appuntamento armato con una pistola che – a suo dire – avrebbe trovato in una campagna qualche settimana fa. I toni durante l’incontro si sarebbero accesi e a quel punto il 17enne – come da lui stesso ricostruito – gli avrebbe mostrato la pistola solo per intimorirlo. Di Rienzo, però, avrebbe tentato di sottrargliela. Ne è nato un inseguimento per un centinaio di metri durante il quale il 17enne ha esploso i colpi di pistola ferendo a morte il 21enne.
L’omicidio è stato compiuto in via Saragat. In un primo momento si era parlato di una pista passionale poi però il 17enne ha dato alla pubblico ministero la sua versione dei fatti: Di Rienzo avrebbe voluto che rubasse per lui e che gli consegnasse i proventi dei furti. Stando alla deposizione del 17enne la vittima avrebbe più volte minacciato sia lui sia la sua famiglia. Le richieste di denaro sarebbero diventate più insistenti soprattutto negli ultimi giorni. Il 17enne, dopo aver sparato colpendo la vittima al torace e alla schiena, è salito in sella al suo scooter e si è recato in questura per costituirsi.