Movimento in rialzo per l’euro nel corso della giornata. La valuta europea è arrivata ad essere scambiata a 1,05 sul dollaro, sui massimi dallo scorso giugno, salvo poi ritracciare. A dare la “scossa” sono state le parole della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, che nel suo intervento al Parlamento europeo ha affermato che l’inflazione non ha ancora raggiunto il picco. Lagarde ha quindi spiegato che i tassi verranno “alzati ulteriormente”. “L’inflazione della zona euro non ha ancora raggiunto l’apice e il rischio è che cresca anche oltre a quanto previsto oggi”, ha spiegato Lagarde. “Non vediamo le componenti o la direzione che mi porterebbero a credere che abbiamo raggiunto il picco dell’inflazione” che da qui diminuirà. “Ogni volta che chiedo ai miei economisti in Bce la risposta che ottengo al momento è che il rischio è al rialzo, senza qualificare il rialzo”.
“Quanto, quanto a lungo e quanto in alto” dovranno salire i tassi “non è qualcosa su cui ho un’idea”, ha continuato la presidente. “Penso che siano i tassi di interesse che devono essere abbastanza alti per consegnare il target di medio termine di inflazione al 2%, che abbiamo”. “Può darsi che questo ci porti in un territorio restrittivo (ossia che facilita una recessione, ndr) ma è qualcosa che, come ho detto, discuteremo incontro per incontro e sulla base dei dati”.
Poco prima Klaas Knot, governatore della banca centrale olandese e membro del consiglio direttivo della Bce, ha affermato che “Nelle nostre previsioni ipotizziamo che l’inflazione torni a valori vicini al 2% nel corso del 2024″, ma “va anche detto che i rischi per questa previsione sono tutti al rialzo“. Knot ha aggiunto che “non è affatto scontato” che ci sarà una recessione, anche se “di sicuro avremo una crescita più debole”. Se la posizione da “falco” di Knot è nota lo è meno quella del numero uno della banca centrale spagnola Pablo de Cos che pure oggi ha detto che “La Banca centrale europea non ha ancora terminato il ciclo di rialzo dei tassi d’interesse, che ai livelli attuali non sono sufficienti a raffreddare l’inflazione e riportarla all’obiettivo del 2%”.
La presidente Lagarde ha poi rivolto un invito ai governi della zona euro affinché “perseguano politiche fiscali che dimostrino il loro impegno a ridurre gradualmente gli elevati indici del debito pubblico”. La banchiera centrale dice di accogliere con favore “anche le proposte della Commissione per riformare il quadro di governance economica dell’Ue. Sono necessarie politiche di bilancio sostenibili non solo per garantire la sostenibilità del debito a medio termine, ma anche per sostenere le tre transizioni chiave che determineranno il nostro futuro e il nostro modello di crescita: verso un’energia più pulita, una maggiore sicurezza economica e un’economia più digitale e produttiva”.
La presidente dedica poi parole più specifiche all’Italia ricordando come il paese sia “il maggior destinatario dei fondi per la Ripresa e la resilienza”, che include “una serie di misure, una serie di cambiamenti che devono avvenire“. “La nostra speranza dal punto di vista della politica monetaria è che tali misure vengano attuate per aiutare l’economia italiana ad affrontare le difficoltà che è stata la prima ad affrontare quando il Covid ha iniziato a colpire”. “Credo che sia una grande opportunità per dimostrare che dal punto di vista di bilancio e strutturale” ci può essere una “forte determinazione a trainare l’Italia in una situazione economica migliore”.
In Italia “sono stati compiuti progressi significativi negli ultimi due anni, in particolare in termini di riforme strutturali, di miglioramento della produttività dell’economia italiana, di conseguenza aumentando la sua produzione potenziale. Si spera che quelle misure strutturali rimarranno per lungo tempo. Questo sarà necessario per dimostrare la loro efficienza per l’economia”. Lo ha segnalato la presidente della Bce Christine Lagarde interpellata in commissione Econ al Pe sull’economia italiana, chiarendo di non voler commentare l’attuale situazione politica italiana: “Non lo faccio mai e non lo farò certamente per l’Italia. Trovo appropriato e tempestivo che l’Italia abbia per la prima volta una prima ministra donna e le auguro il meglio nello sforzo di guidare effettivamente l’economia italiana”
“Le banche centrali hanno compiuto gran parte del “percorso di rialzo dei tassi, la Bce ha alzato i tassi di 200 punti base e dovrebbe ancora aumentarli speriamo soltanto di un altro punto percentuale”, afferma l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. “Il calo dell’inflazione – ha aggiunto – e la fine del ciclo di rialzo dei tassi contribuiranno a fine 2023 alla ripresa ciclica”, aggiunge con un certo ottimismo il banchiere.