Televisione

Non è l’Arena, Massimo Giletti sbotta: “In Italia si fanno le cose alla membro di segugio”

La tragedia di Ischia è stata al centro dell'ultima puntata di Non è l'Arena, quella andata in onda domenica 27 novembre

di F. Q.

La tragedia di Ischia è stata al centro dell’ultima puntata di Non è l’Arena, quella andata in onda domenica 27 novembre. La discussione ha preso subito un taglio politico, incentrandosi sulla questione dell’abusivismo edilizio sull’isola e sui relativi condoni che si sono succeduti negli anni, fattori che potrebbero avere legami con la frana che si è distaccata all’alba di sabato 26 novembre travolgendo il comune di Casamicciola uccidendo 8 persone. Poi, ad un certo punto, in studio è arrivata la telefonata dell’ex senatore Lello Ciampolillo, ex pentastellato passato poi al Gruppo misto, che ha chiamato in diretta Massimo Giletti: “Io presentai un emendamento al condono del 2018 che prevedeva che entro sei mesi l’amministrazione doveva rispondere”, ha detto. “Cioè il silenzio assenso? Se nessuno risponde la casa è condonata?“, ha chiesto il conduttore. “Questo non c’era scritto e io risposi che si intendesse rifiutata se non c’era risposta”, ha spiegato Ciampolillo. Al che il padrone di casa lo ha ringraziato dell’intervento e ha chiuso la chiamata chiosando: “È tutto molto complicato. Questo intervento dimostra che in Italia le cose si fanno alla membro di segugio”.

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