“Stimiamo che per effetto dell’inflazione ulteriori 700mila nuovi poveri nel corso del 2023”. A dirlo è Luca Bianchi, direttore Svimez, intervistato da ilFattoQuotidiano.it alla presentazione del Rapporto 2022. Svimez, l’Associazione per lo sviluppo e dell’industria del Mezzogiorno, definisce innanzitutto il ruolo del reddito di cittadinanza nel 2020 come “fondamentale”, perché “ha contenuto la povertà, con circa a 1 milione di poveri in meno di cui 750mila nel Mezzogiorno” e sulla modifica del reddito di cittadinanza che riguarderà in prima battuta gli ‘occupabili’ stima che su “750mila, soprattutto al Sud, appena il 40% sono stati presi in carico dai centri per l’impiego e di questi meno della metà hanno avuto un’offerta di lavoro. Dopo due anni, uno su cinque – spiega Bianchi – ha avuto un’offerta di lavoro. E se agli altri quattro gli togliamo il sussidio senza che abbiano mai ricevuto un’offerta di lavoro, perché il lavoro non c’è, che fine faranno?”.