Tutti i colossi della finanza stanno trasferendo parte dei loro staff londinesi in centri alternativi, in primo luogo Parigi, Amsterdam e Francoforte. Ad attrarre a Milano individui facoltosi, banchieri e gestori di fondi è anche il trattamento fiscale favorevole
La banca d’affari statunitense Goldman Sachs è in procinto di trasferire a Milano il personale del suo swap trading desk londinese. La decisione è stata presa in conseguenza delle nuove limitazioni imposte dalla Brexit. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando fonti vicine al dossier. Il “trasloco” dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2023. La banca impiega già oggi a Milano un’ottantina di persone. Tutti i colossi della finanza stanno trasferendo parte dei loro staff londinesi in centri alternativi, in primo luogo Parigi, Amsterdam e Francoforte. “Grazie ai cambiamenti di regolamentazione Milano è considerata ora una città market friendly”, commenta con Bloomberg Russell Clarkepartner della società di consulenza Figtree Search. Il colosso americano JPMorgan Chase & Co. conta oggi 200 dipendenti nella filiale milanese ed ha intenzione di ampliare ulteriormente l’organico. Citigroup sta a sua volta ampliando il suo organico attualmente di 230 persone.
Bloomberg ricorda anche come Euronext, società che gestisce le borse di Parigi, Amsterdam, Milano, Lisbona e Bruxelles, abbia aperto lo scorso giugno un data center a Bergamo, a circa mezzora di macchina da Milano, spostandolo da una zona in prossimità di Londra. Il capoluogo lombardo non è un peso massimo. Londra ancora domina, seguita da Parigi, ma lentamente gli equilibri si stanno redistribuendo. Ad attrarre a Milano individui facoltosi, banchieri e gestori di fondi è anche il trattamento fiscale favorevole. L’Italia consente ai nuovi residenti di pagare un’aliquota forfettaria di 100mila euro sui profitti realizzati all’estero o di non pagare tasse fino al 70% del reddito.