I passeggeri calati del 23%, le difficoltà dovute alle restrizioni Covid, le spese e le bollette in aumento: per affrontare la crisi dei conti del Comune di Milano e dell’Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in città, la prima mossa sarà alzare il costo del biglietto dei mezzi. La crescita, con tutta probabilità, sarà del 10%: il ticket per accedere al trasporto pubblico salirà quindi a 2,20 euro. Non dovrebbero esserci invece rincari sul fronte degli abbonamenti. La notizia è stata confermata anche da Arianna Censi, assessora alla mobilità di Milano, dopo l’inaugurazione della M4, la nuova linea della metropolitana: un’ulteriore voce di spesa da mettere a bilancio per il Comune. “Io sono molto preoccupato”, ha detto il sindaco Giuseppe Sala, commentando la situazione delle casse comunali, dove, rispetto al 2019, mancano 120 milioni di euro.
“Abbiamo due problemi specifici per il bilancio dell’anno prossimo, uno è comune a tutti gli altri Comuni e cioè i costi energetici. Poi ce n’è uno peculiare su Milano che è relativo al trasporto pubblico – ha spiegato Sala -. Quindi abbiamo un buco significativo, adesso stiamo quantificando il tutto, ma queste due cose assieme ci costringono a fare un bilancio con grandi riduzioni dei costi, dovremmo immaginare di dover tagliare in vari settori”. L’utilizzo dei mezzi pubblici è ancora limitato: “I cittadini sembrano ancora avere timore – ha commentato il sindaco – stiamo parlando di sistemi di servizi che hanno una parte importante e significativa di costi fissi”.
Ancora non si sa se l’aumento arriverà entro la fine dell’anno o dal prossimo. “O tagliamo o adeguiamo”, ha spiegato Arianna Censi che, con il sindaco e l’amministrazione comunale, sta combattendo una battaglia per ottenere dal governo più fondi. “Il costo del trasporto pubblico locale milanese ha rilevanza metropolitana e regionale che non può essere scaricata solo sulle casse cittadine – affermano Alessandro Giungi, Simonetta D’Amico e Elena Buscemi del Pd – in questi undici anni il Comune di Milano ha sviluppato il trasporto pubblico aprendo due linee del metrò, potenziando i tram e sostituendo i bus inquinanti con quelli ecologici. La diminuzione dei passeggeri dovuta al covid e l’aumento dei costi energetici per Atm, per oltre 100 milioni all’anno, rendono ora non più rinviabile un aumento esponenziale di aiuti economici da parte di Regione Lombardia e Governo”.
Da Europa Verde, Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini notano che, “in un momento in cui si chiede di non usare l’auto nell’Area B, aumentare il biglietto è la cosa più sbagliata che si possa fare. Bisogna andare invece nella direzione opposta, cioè facilitare, anche economicamente, sempre di più i cittadini che vogliono muoversi in modo sostenibile. Quando votammo anni fa l’avvio della M4 sapevamo benissimo che sarebbero aumentati di 100 milioni all’anno i costi di manutenzione e di investimento, ma prendemmo l’impegno davanti ai cittadini di non aumentare il biglietto”.