Siamo negli Stati Uniti e questo fatto di cronaca avvenuto nelle scorse ore ha sconvolto l'opinione pubblica. Illesa ma in stato di choc la giovane
Ha adescato una ragazzina minorenne online ingannandola con una falsa identità, l’ha convinta ad incontrarsi e poi una volta arrivato a casa sua l’ha rapita, uccidendo sua madre e i suoi nonni e dando alle fiamme la loro casa. Quindi è stato ucciso dai suoi stessi colleghi durante una sparatoria nel corso dell’operazione per liberare la giovane. Siamo negli Stati Uniti e questo fatto di cronaca avvenuto nelle scorse ore ha sconvolto l’opinione pubblica. Austin Lee Edwards, 28 anni, era un agente della polizia della Virginia, da poco promosso a vicesceriffo dello Stato: secondo quanto ricostruito, l’uomo ha conosciuto l’adolescente in Rete e si è conquistato la sua fiducia attraverso una pratica illegale nota come “catfishing”, ovvero ingannandola con una falsa identità. Quindi, è riuscito a farsi dare le sue informazioni personali e le ha dato appuntamento.
Per incontrarla ha percorso oltre 2mila chilometri, dalla Virginia alla California, nella mattinata di venerdì 25 novembre si è presentato a casa sua. Una volta lì, si è avventato contro la madre e i nonni, uccidendo Brooke Winek, di 38 anni, Mark Winek, 69 anni e sua moglie, Sharie Winek di 65. Poi ha dato fuoco all’abitazione ed è scappato portando con sé la ragazzina. La sua fuga, però, è durata solo poche ore: la polizia californiana ha individuato la sua auto nella contea di San Bernardino, identificando la minorenne. Quando è scattato il blitz per liberare la giovane, Edwards ha intrapreso uno scontro a fuoco con gli agenti e ne è rimasto ucciso. Illesa ma in stato di choc la giovane. Le indagini sono ancora in corso per accertare l’esatta dinamica dei fatti: sarà l’autopsia a stabilire le esatte cause della morte della madre e dei nonni della giovane e se siano deceduti prima dell’incendio.