Gaffe del direttore di Libero Alessandro Sallusti che, nel corso di un botta e risposta polemico col giornalista Antonio Caprarica nella trasmissione “L’aria che tira” (La7), chiama il collega “l’amico Caprara”. La polemica sorge dalla critica di Caprarica alla manovra del governo Meloni (“è una manovra di mance“) e all’intervista rilasciata oggi dalla presidente del Consiglio al Corriere della Sera.
“La cosa che più mi ha colpito di questa intervista – osserva Caprarica – è il fatto Meloni identifichi la classe media coi lavoratori autonomi, ai quali ha fatto il regalino della flat tax. Un regalino che io trovo profondamente iniquo e ai limiti della incostituzionalità, visto che viola il principio dell’articolo 53 della Costituzione, in base al quale l’imposta che i cittadini sono tenuti a versare è proporzionale all’aumentare della loro possibilità economica. E invece nel nostro magnifico paese grazie al governo Meloni accade che un lavoratore autonomo che guadagna 70mila euro all’anno paga un terzo delle tasse versate da un lavoratore dipendente”.
Il portavoce di Forza Italia, Giorgio Mulè, smentisce assieme ad Alessandro Sallusti, che prende la parola senza lasciar terminare l’intervento di Caprarica.
Sallusti difende la manovra Meloni, ma Caprarica ripete che si tratta di una manovra iniqua. E il direttore di Libero sbotta: “Io ti ho fatto parlare, fammi finire”.
“Io però volevo finire il mio ragionamento”, protesta Caprarica.
“Anche l’amico Caprara è in ansia da prestazione come i ministri e deve parlare a tutti i costi”, commenta Sallusti.
“No, no, quello è un altro – replica Caprarica – Io sono Caprarica, ho una sillaba in più“.
Il direttore di Libero non riesce a nascondere la sua ilarità e fa mea culpa: “Scusami. Sono anche io in ansia da prestazione”.