L’asseverazione tecnica (o relazione tecnica asseverata) è una perizia che attesta la sussistenza di alcuni requisiti tecnici grazie ai quali è possibile beneficiare dei bonus edilizi. In alcuni casi, però, scattano i controlli.

False asseverazioni: l’intervento della Cassazione

La Cassazione è intervenuta sulle asseverazioni false con le sentenze 42009/2022 e 42010/2022. Ecco le anomalie che richiedono dei controlli.

  • La firma è risultata non autografa;
  • le asseverazioni si riferiscono tutte al primo Sal del 30% e mancano quelle relative al resto dei lavori;
  • non è stato presentato l’Ape post-intervento;
  • il computo metrico è quasi sempre non pertinente all’importo complessivo dei lavori e non coincide con la dichiarazione dell’asseverazione;
  • viene dichiarato che l’edificio interessato si trova in un Comune del cratere sismico, requisito che dà diritto a una maggiorazione del 50% del superbonus;
  • manca il protocollo della relazione tecnica che deve essere depositata in Comune prima di iniziare i lavori;
  • le assicurazioni professionali, che sono a carico di ogni professionista, sono state corrisposte dal committente.

Quando è necessaria l’asseverazione?

Riportiamo di seguito i casi in cui è necessario richiederla:

  • per gli interventi di efficientamento energetico deve essere rilasciata da parte di un tecnico abilitato;
  • per gli interventi antisismici, deve essere redatta dai professionisti della progettazione strutturale, della direzione dei lavori delle strutture e del collaudo statico in base al Collegio di appartenenza.

L’asseverazione viene rilasciata a lavori terminati oppure alla fine di ogni stato di avanzamento, attestando la sussistenza dei requisiti tecnici e la realizzazione dei lavori.

Asseverazione: ecco quando non serve

Non c’è l’obbligo di richiedere l’asseverazione per gli interventi di edilizia libera e per gli interventi di importo inferiore a 10.000 euro.

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