La ministra ha messo sul tavolo due milioni e mezzo di euro per salvare le società del gruppo: soldi con cui la sua Immobiliare Dani ha pagato i debiti scaduti. La sezione fallimentare del Tribunale di Milano prende atto e solleva la società dal fallimento. Resta aperta l’inchiesta per falso in bilancio. Per altre tre società udienze tra gennaio e marzo
Visibilia Editore paga 1,4 milioni di debiti col Fisco e la Procura di Milano rinuncia all’istanza di liquidazione giudiziale della società quotata in borsa, della quale il ministro del Turismo Daniela Santanchè è stata prima azionista fino allo scorso ottobre e presidente fino a gennaio 2022. Evita così per il momento un giudizio immediato, ma resta aperta l’inchiesta per bancarotta e falso in bilancio: per entrambe le accuse, la senatrice di Fratelli d’Italia risulta iscritta in un’indagine aperta dai pm Maria Gravina e Roberto Fontana che resta segretata e la cui esistenza continua a essere negata dai suoi difensori, Nicolò Pelanda e Raffaele Sanzo.
Restano in piedi al momento altre tre istanze di fallimento, chieste rispettivamente per Visibilia Concessionaria, Visibilia holding e Visibilia srl in liquidazione che saranno oggetto di udienza tra febbraio e marzo 2023. La richiesta di liquidazione era stata avanzata dai pm in seguito al mancato pagamento dei debiti fiscali scaduti per quasi un milione di euro, ed è maturata nell’ambito di un’inchiesta sulle vicende societarie dell’azienda che edita Novella 2000, Ciak e altri periodici. La decisione è arrivata al termine di quattro udienze che si sono celebrate questa mattina davanti alla sezione fallimentare del Tribunale di Milano, presiedute dai giudici Sergio Rossetti, Guendalina Pascale, Laura Vasile e Luca Giani.
La prima ha riguardato Visibilia Concessionaria, che ha riconosciuto di avere avuto un patrimonio negativo per circa 2,5 milioni di euro e di avere accumulato debiti infragruppo nei confronti di Visibilia Editore per circa 2 milioni di euro, già scaduti da tempo, a cui si aggiungerebbe un ulteriore milione di debiti non ancora scaduti. Di recente, Visibilia Concessionaria ha però potuto contare su un aumento di capitale, grazie al versamento di 2,5 milioni da parte di Immobiliare Dani, che ne detiene la quota di controllo. Non solo. Visibilia Concessionaria ha deliberato un altro aumento di 2 milioni – con 600 mila euro già versati e 1,4 milioni in arrivo – che verrà completato entro gennaio. Alla luce della sua mutata situazione finanziaria, Visibilia Concessionaria ha potuto pagare i propri debiti con Visibilia Editore per 1,8 milioni. A sua volta, Visibilia Editore ha saldato tutti i propri debiti con il Fisco, che ammontavano a circa 1,4 milioni. Ragione per la quale la procura oggi ha rinunciato all’istanza di liquidazione giudiziale per la società quotata.
Per quanto riguarda Visibilia Concessionaria, invece, è stata fissata una nuova udienza il 7 febbraio per valutare la situazione. Tra i primi di marzo e metà marzo, infine, sono state fissate due ulteriori udienze per Visibilia srl in liquidazione – cha ha un patrimonio netto negativo di circa 3 milioni di euro e debiti col Fisco per circa 2 milioni, per la quale si andrebbe verso una ristrutturazione del debito – e per Visbilia holding. “La cosa fondamentale era chiudere la situazione della società quotata”, ha commentato l’avvocato Salvatore Sanzo, legale del gruppo Visibilia, al termine delle udienze.