Arriva l’effetto accise sui carburanti. Da oggi è infatti operativo il taglio dello sconto fiscale su benzina, diesel e Gpl che era in vigore dal 22 marzo. Il governo Meloni ha deciso di dimezzarlo, con il risultato che lo Stato incasserà 317 milioni di euro in più solo nel mese di dicembre. Gli operatori hanno adeguato di conseguenza i prezzi consigliati dei tre carburanti che sono pertanto saliti di 12 cent/litro per benzina e diesel e di 2 cent/litro nel caso del Gpl, per tenere conto delle nuove aliquote comprensive di Iva. Gli interventi saranno visibili in giornata nei distributori presenti lungo la rete nazionale che esporranno quindi prezzi praticati con le accise maggiorate. Stando alla rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina tutte le compagnie hanno aumentato i prezzi.
Per Eni la benzina self passa da 1,629 a 1,751 euro/litro, il gasolio self da 1,713 a 1,835 euro/litro, il Gpl da 0,770 a 0,793 euro/litro; per IP benzina da 1,645 a 1,767 euro/litro, gasolio da 1,728 a 1,850 euro/litro, Gpl da 0,770 a 0,793 euro/litro; per Esso benzina da 1,651 a 1,773 euro/litro, gasolio da 1,735 a 1,857 euro/litro, Gpl da 0,769 a 0,792 euro/litro; per Q8 benzina da 1,650 a 1,772 euro/litro, gasolio da 1,923 a 1,858 euro/litro e Gpl da 0,768 a 0,791 euro/litro; per Tamoil benzina da 1,628 a 1,750 euro/litro, gasolio da 1,709 a 1,831 euro/litro e Gpl da 0,757 a 0,780 euro/litro.
L‘aumento legato al minore sconto sulle accise è pari a 100 euro per mille litri su benzina e gasolio (10 centesimi al litro, che si traduce appunto in un aumento di 12,2 centesimi sul prezzo alla pompa considerando anche l’Iva) e di 34,06 euro per mille chili sul Gpl (pari a 18,73 euro per mille litri che, includendo l’Iva, dovrebbe tradursi in un impatto di 2,3 centesimi al litro sul prezzo alla pompa).