Gerardo Bianco, esponente storico della Democrazia cristiana, è morto stamane a Roma per un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute dopo un intervento. Aveva 91 anni. Deputato per nove legislature consecutive (dal 1968 al 2008), fu capogruppo Dc alla Camera dal 1979 al 1983 e poi tra il 1992 e il 1994. Ricoprì la carica di vicepresidente dell’Assemblea di Montecitorio tra il 1987 e il 1990, anno in cui divenne ministro della Pubblica istruzione nel sesto governo Andreotti, sostituendo Sergio Mattarella dimessosi con i ministri della sinistra Dc in polemica con l’approvazione della legge Mammì sulle telecomunicazioni.

Professore universitario di storia della letteratura latina, personaggio di indiscussa moralità, è sempre stato considerato un uomo di cultura prestato alla politica. Finita la storia della Dc, all’alba della cosiddetta seconda Repubblica si schierò contro la scelta di Rocco Buttiglione di schierare i popolari nel centrodestra, e, dopo la scissione che ne seguì, nel 1995 assunse la segreteria del partito, contribuendo alla nascita dell’Ulivo. Bianco restò alla guida dei Popolari fino all’inizio del 1997, quando fu nominato presidente, carica ricoperta fino al 2000. Tra il 1994 e il 1999 fu europarlamentare. Nel 2006 venne rieletto alla Camera nelle liste dell’Ulivo, per poi, due anni dopo, non aderire al Pd e passare al gruppo misto negli ultimi mesi da parlamentare.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fa sapere tramite un comunicato del Quirinale di aver appreso “con stato d’animo di tristezza” la notizia della scomparsa di Bianco, “leale servitore delle istituzioni, politico appassionato, ricco di cultura e umanità“. “Con grande tristezza apprendo la notizia della scomparsa di Gerardo Bianco. Uomo libero e coraggioso, saggio e di visione. Con le sue scelte e la sua determinazione ha dato un contributo fondamentale alla nascita del centrosinistra. Tanti ricordi, tanta nostalgia, enorme rispetto”, scrive su Twitter anche il leader del Pd, Enrico Letta. “Piango con immensa commozione e grande nostalgia la perdita di Gerardo Bianco, uno degli ultimi grandi interpreti della storia democratica cristiana. La sua vita è stata al servizio delle Istituzioni e della cultura: la sua testimonianza un fiore di tolleranza, intelligenza e generosità. Ci mancherà molto la sua presenza”, è il pensiero su Facebook del senatore Pierferdinando Casini, ex leader dell’Udc.

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