Millantava due lauree mai conseguite, in psicologia e in pedagogia, dimostrate con certificati falsi della Cattolica di Milano e dell’Università di Parma. E sulla scorta di quei titoli ha lavorato per oltre vent’anni, dal 2000 al 2021, in vari istituti scolastici della Brianza nel ruolo di insegnante di sostegno. Il caso, raccontato dal Corriere della Sera, è stato sollevato nel 2018 dalla dirigenza di una scuola superiore di Vimercate ed è sfociato ora in una pronuncia della Corte dei Conti lombarda, che ha condannato la brianzola Angela Maria Riva al pagamento della somma di 314mila euro, cioè la restituzione due decenni di stipendi abusivamente percepiti.

La 53enne di Camparada (Monza), scrive il collegio di giudici contabili, non possedeva infatti “nessuno dei titoli idonei” indicati, ma ha dichiarato il falso e prodotto documentazione contraffatta al fine di ottenere i contratti di lavoro ai quali aspirava”, con una condotta “palesemente dolosa”. A portare i Carabinieri a indagare sulla finta prof era stato un contenzioso nato a scuola tra la falsa professoressa e il dirigente scolastico, in cui lei si era dichiarata vittima di mobbing.

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