“Nel bilancio dello Stato di quest’anno, i fondi per il dissesto idrogeologico sono stati tagliati del 40%. In questo bilancio, non in quello scorso. La prego intervenga, è una pazzia. Noi sennò facciamo la sagra dell’ipocrisia in quest’Aula. Non può essere”. Così il deputato del Movimento 5 stelle Sergio Costa intervenendo a Montecitorio nel dibattito dopo l’informativa urgente del ministro della Protezione civile e Politiche del Mare Sebastiano Musumeci su quanto accaduto a Ischia.
La proposta di Costa è quella di un “patto di legislatura” per mettere a punto una legge sul consumo di suolo che manca all’Italia. “Consumiamo 2,2 mq al secondo di suolo a causa della cementificazione, una cifra pazzesca. Questa legge è fondamentale perché dentro ci mettiamo anche una legge più organica sul dissesto, sui servizi ecosistemici dei boschi, sulla pulizia degli alvei, oltre alla norma che può consentire ai comuni e alla prefetture di intervenire sugli abbattimenti”, spiega ancora il deputato in Aula.
Nel suo discorso l’ex ministro sottolinea che l’Italia “è un paese fragile” perché lo è dal punto di vista “geologico” e “gli eventi climatici causati dal cambiamento climatico accelerano e sono ancora più aggressivi”. “Abbiamo però dovuto attendere il Conte 1 e il Conte 2 per poter riattivare la Carta geologica nazionale perché era bloccata da 15 anni – rivendica – Una carta ferma al 45% in un Paese fragile al 94%. E ora non è previsto il rifinanziamento di questa carta”. “Ministro intervenga”, dice Costa rivolto a Musumeci.