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Il Marocco è nella storia: vince anche col Canada e passa agli ottavi come prima in classifica. Non l’avrebbe pronosticato nessuno in un girone con Croazia, arrivata seconda, e Belgio, eliminato. Vincono 2 a 1 i ragazzi di Regragui e arrivano dove solo la nazionale del 1986 era riuscita ad arrivare: gli ottavi di finale della Coppa del Mondo, il miglior risultato di sempre (finora) per i Leoni dell’Atlante ai Mondiali. Ci pensano le reti di Ziyech al quarto minuto e di En Nesyri al 23esimo a chiudere subito il discorso qualificazione, nonostante la paura per l’autogol di Aguerd che aveva rimesso in partita i canadesi.
La cronaca
In porta torna “Bono” Bounou dopo il giallo della gara col Belgio e c’è Sabiri al centro al posto di Amallah: in una formazione più offensiva rispetto alle due gare precedenti. Tre minuti e lo stadio esplode: pasticcio del Canada che tra l’appoggio del difensore e il controllo del portiere regala palla a Ziyech che si ritrova sulla trequarti con la porta sguarnita, basta una palombella di sinistro per portare in vantaggio il Marocco. È in fiducia la squadra dei Leoni dell’Atlante: ha fermato Croazia e Belgio, sa che non può fermarsi ora e anche che rimpinguare il bottino di gol è decisamente un fattore positivo. E allora quando Hakimi lancia un pallone oltre i difensori En Nesyri si lancia nello spazio e con un gran destro trova il 2 a 0, segnando il suo primo gol in questo mondiale.
Tra le poche cose negative mostrate da questo Marocco finora però ci sono i cali di tensione, che arrivano nei momenti migliori peraltro: è in totale controllo la squadra di Regragui quando Adekugbe scappa sulla sinistra e sul cross basso la deviazione di Augerd fa secco Bounou permettendo a un Canada neppure troppo ispirato rispetto alle gare con Belgio e Croazia di accorciare le distanze. Subentra un po’ di paura in apertura di secondo tempo, quando il Marocco perde l’allegria iniziale e subisce l’iniziativa del Canada, che non ha traguardi da raggiungere se non il primo punto in un mondiale.E va vicinissimo a pareggiare il Canada al 72esimo, quando il capitano Hutchinson va vicino al più dolce dei commiati dalla nazionale canadese: il suo colpo di testa da calcio d’angolo colpisce la traversa e tocca la linea, ma il pallone non è tutto oltre e dunque non è gol. Il Marocco si schiaccia e quasi scompare dal campo, tranne per il solito Amrabat coi suoi tackle, e Regragui prova a riprenderla cambiando schema e sacrificando la verve di Ziyech.
La festa
Ma più che di schemi forse il problema è, e anche comprensibilmente, di testa: si accarezza un traguardo storico, che manca da 36 anni, normale tremino un po’ le gambe. E allora ci pensa il pubblico, che di paura e tensione per la verità ne mostra poca e fa festa comunque, a incoraggiare i ragazzi di Regragui levando forte il grido “Olè Olè Olè Maghrib Maghrib”. La festa inizia già quando arriva la notizia dello 0 a 0 tra Belgio e Croazia: si balla, si canta e si accendono le torce dei telefonini per regalare una coreografia romantica per un evento che di certo resterà nel cuore. Comunque vada. Ora il Marocco troverà agli ottavi la seconda classificata nel girone di Spagna e Germania, dove però anche Giappone e Costa Rica sognano ancora la qualificazione. Certo, sarebbe un po’ una beffa qualificarsi da prima nel girone della morte e beccare i tedeschi o peggio le furie rosse… ma d’altronde era impensabile pure che Ziyech e compagni arrivassero agli ottavi, no? E allora appuntamento a martedì 6 dicembre, ore 16, per tifare ancora Marocco.