“Sono contro la guerra in Ucraina e la decisione di invaderla è stata una pazzia. Ma Putin non è un pazzo, come si legge, ha una strategia”. Matteo Renzi era atteso al processo Consip, come testimone, e invece era a svolgere l’attività di conferenziere a Bangkok accanto al vicepremier thailandese Anutin Charnvirakul, come scrive Lorenzo Giarelli sul Fatto Quotidiano. Per la prima volta il leader di Italia viva ha parlato del conflitto in un’altra prospettiva, contestualizzandolo, dal punto di vista geopolitico. Come quando, a un certo punto, ha raccontato il retroscena dell’incontro con Vladimir Putin e Petro Poroshenko, nel 2014: “Da presidente di turno del Consiglio Ue proposi un accordo sul Donbass secondo cui la regione sarebbe rimasta in territorio ucraino ma con un’indipendenza per la popolazione russofona garantita da accordi internazionali. Putin mi disse sì, Poroschenko no“.
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