Botta e risposta tra ex alleati. Il segretario del Pd: "Questo Governo cerca disperatamente alleati con i quali sostituire quelli attuali, ho visto che si è già proposto il Terzo Polo con Calenda per sostituire Forza Italia". L'ex ministro di Renzi: "Spudorata bugia di chi peraltro ha passato tutta la campagna elettorale a giocare a Sandra e Raimondo con Meloni"
Uno accusa l’altro di voler entrare in maggioranza. L’altro lo attacca, sostenendo che il rivale non sa più elaborare una strategia politica. C’è un nuovo scontro tra Enrico Letta e Carlo Calenda. Gli ex alleati, che sono rimasti in coalizione solo per qualche giorno all’inizio della campagna elettorale, si lanciano accuse a distanza dalle reti Rai. Ad infiammare lo scontro è il segretario del Pd, che prende spunto dall’incontro di due giorni fa tra Giorgia Meloni e Calenda per discutere della manovra. “Questo Governo naviga a vista e la manovra vale solamente per i primi tre mesi e non di certo per tutto l’anno. Questo Governo cerca disperatamente alleati con i quali sostituire quelli attuali, ho visto che si è già proposto il Terzo Polo con Calenda per sostituire Forza Italia, loro che sono stati votati per stare all’opposizione e che invece sono già pronti a passare in maggioranza”, sono le parole di Letta durante un’intervista rilasciata al Tg3.
A stretto giro ecco la replica di Calenda, impegnato nella registrazione di Porta a Porta. “Le parole di Letta? Fesserie di un uomo che non è più neanche capace di elaborare una strategia politica“, ha detto il leader di Azione. Un concetto ribadito su Twitter poco dopo: “Stasera Enrico Letta ha dichiarato che Calenda si è proposto di sostituire Forza Italia in maggioranza. Una spudorata bugia di chi peraltro ha passato tutta la campagna elettorale a giocare a Sandra e Raimondo con Giorgia Meloni. Enrico stai sereno, e pensa al Pd”.
Stasera @EnricoLetta ha dichiarato che “Calenda si è proposto di sostituire Forza Italia in maggioranza”. Una spudorata bugia di chi peraltro ha passato tutta la campagna elettorale a giocare a “Sandra e Raimondo” con Giorgia Meloni. Enrico stai sereno, e pensa al PD. pic.twitter.com/agWZnYxFyD
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) December 1, 2022
Quindi Calenda è tornato a difendere il suo incontro con Meloni, definito come un “confronto” per “far accadere delle cose“, ma questo “non vuol dire che entro in maggioranza”. “L’opposizione – dice Calenda – come si richiede in un grande paese europeo, si fa proponendo e non solo inseguendo i 5 stelle e urlando no a tutto. In questi casi si può andare in piazza e si fa in 5 minuti o dire cosa ci convince e cosa no e come cambieremmo queste ultime”. Poi è tornato a esaltare Meloni, perché durante l’incontro a Palazzo Chigi “aveva completa contezza” delle proposte di Azione-Italia viva. E ha attaccato i dem, perché – sostiene Calenda – “prima di prendere appuntamento con Meloni, ho detto al Pd: vogliamo cercare di andare insieme con una proposta comune? Letta non ha neanche risposto“. E a proposito della manifestazione dei dem il 17 dicembre, Calenda ha aggiunto: “Letta, a Cdm ancora non concluso, ha detto ‘andremo in piazza il 17’, che senso ha? Che senso ha andare in piazza se non si spiega quel che si vuol fare? Io non mi rifugio nelle piazze”.