Prima d’ora non c’era mai stata una supercar by Lamborghini convertita alle ragioni della guida fuori dal nastro d’asfalto. Eccola qui: è la Huracán Sterrato, nomen omen. Edizione che sarà, molto probabilmente, pure il canto del cigno dell’attuale “vù-dieci” di Sant’Agata Bolognese. Ne saranno prodotte appena 1.499 unità.
Rispetto alla Huracán stradale, la Sterrato si distingue per un’altezza da terra incrementata di 4,4 cm e per carreggiate maggiorate fino a 3,4 cm. Le ambizioni in fuoristrada, però, passano pure per dettagli come la protezione sottoscocca anteriore di alluminio, che ha molto a che fare col mondo dell’off-road. Irrobustiti, anche visivamente, brancardi e passaruota. Mentre la presa d’aria del motore, installata all’apice del tetto, ricorda i “boccagli” che usano le fuoristrada che affrontano i guadi più impervi. Senza contare che la dotazione include gadget da 4×4 dura e pura come l’inclinometro digitale (serve per misurare gli angoli di inclinazione della vettura), la bussola, l’indicatore delle coordinate geografiche e quello dell’angolo di sterzo.
L’auto poggia su cerchi da 19 pollici, con pneumatici 235/40 R 19 all’anteriore e 285/40 R 19 al posteriore di tipo “run-flat” (consentono di marciare per 80 km a 80 km/h in caso di foratura): sono dei Bridgestone appositamente progettati per la Sterrato e capaci di garantirle il grip necessario sui terreni più difficili.
Dietro l’abitacolo, invece, ringhia e ulula il portentoso propulsore V10 di 5.2 litri di cubatura, capace di 610 cavalli di potenza massima e 560 Nm di coppia motrice, abbinato al cambio doppia frizione a 7 marce e alle quattro ruote motrici con differenziale autobloccante posteriore. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 3,4 secondi, con una velocità massima autolimitata a 260 km/h. E c’è persino una modalità di guida denominata “Rally”, che già dice tutto.