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Streptococco A, allarme in Gran Bretagna per alcuni bambini morti a causa dell’infezione

I bambini avevano tutti meno di 10 anni erano iscritti a scuole elementari o materne. I dati riferiti dal quotidiano si riferiscono alle informazioni degli specialisti della Agenzia per la sicurezza

Per il Guardian i casi sono quattro, mentre SkyNew ne riporta almeno sei. Ma è scattato un allarme nel Regno Unito, per l’esito letale di alcuni casi acuti fra i bambini di infezioni da streptococco di gruppo A. I bambini avevano tutti meno di 10 anni erano iscritti a scuole elementari o materne. I dati riferiti dal quotidiano si riferiscono alle informazioni degli specialisti della Agenzia per la sicurezza (Uk Health Security Agency), istituzione di coordinamento fra le strutture mediche del servizio sanitario nazionale (Nhs). Normalmente questa forma batterica presenta sintomi blandi, mal di gola, febbre e infezioni cutanee minori o la scarlattina. Ma negli ultimi mesi sono stati registrati sull’isola più di una decina di casi di contagi infantili definiti “invasivi”: circa la metà dei quali rivelatisi fatali nel giro di sette giorni.

Cinque dei sei casi registrat finora sono avvenuti in Inghilterra, costati fra l’altro la vita a un bimbo di 6 anni a Londra e a uno di 4 nel Buckinghamshire. Mentre una bambina è deceduta in seguito alla stessa diagnosi in Galles. Un appello è stato rivolto a tutti i genitori a chiedere senza indugio la consulenza dei medici ove i figli manifestino sintomi specifici. In rari casi l’infezione può diventare una malattia grave e chiunque abbia febbre alta, forti dolori muscolari, dolore in una zona del corpo e vomito o diarrea inspiegabili, avverte l’Agenzia sanitaria, deve cercare assistenza medica urgente. Secondo quanto riferisce SkyNews in Inghilterra ci sono stati 2,3 casi di malattia invasiva ogni 100mila bambini di età compresa tra uno e quattro anni, rispetto a una media di 0,5 nelle stagioni pre-pandemia (dal 2017 al 2019). Ci sono stati anche 1,1 casi ogni 100mila bambini dai cinque ai nove anni, rispetto alla media pre-pandemia di 0,3 (dal 2017 al 2019).